Un ecografo all’ospedale San Gerardo dal Rotary Club Monza est

Consegnato dal presidente GianMaria Bellazzi verrà destinato all’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione coordinata dal professor Giuseppe Foti. Lo strumento può essere portato direttamente accanto al malato.
Il Rotaty ha donato un ecografo all’ospedale San Gerardo
Il Rotaty ha donato un ecografo all’ospedale San Gerardo Sarah Valtolina

Un ecografo portatile in dono all’ospedale San Gerardo. Il regalo è stato consegnato martedì 26 gennaio dal presidente del Rotary Club Monza est, GianMaria Bellazzi, a nome di tutti i soci che hanno aderito all’iniziativa. Il nuovo apparecchio verrà destinato all’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione, coordinata dal professor Giuseppe Foti.

«Il Rotary Monza est ha voluto con questa iniziativa rispondere alle richieste di chi ogni giorno opera sul campo, e dare così un contributo all’opera dei medici e dei sanitari, fornendo uno strumento in grado di essere portato direttamente accanto al malato, evitando così il trasporto dei pazienti allettati – ha commentato Bellazzi -. Nella filosofia del Rotary gli interventi devono sempre fare da moltiplicatore della già indefessa attività che si svolge nei reparti dove la vita può dipendere anche da variabili come la mobilità di un paziente».

Un regalo prezioso per l’ospedale monzese, ottenuto grazie a Giovanni Valtorta, rotariano che lavora alla Fujifilm, l’azienda produttrice dell’apparecchio.

«L’ecografo verrà messo in funzione nelle sale operatorie e permetterà di aumentare il numero di anestesie loco – regionali, migliorando l’efficienza della procedura e aumentando il confort del paziente», ha spiegato Foti.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.