Uccide il marito e finge una rapina Pensionata in carcere a Monza

E’ detenuta nel carcere di Monza Aita Melina, la pensionata di 64 anni accusata di aver ucciso il marito Antonino Faraci, trovato morto il 13 aprile nella casa della coppia, a Somma Lombardo, Varese. La donna è in stato di fermo da venerdì notte. Inizialmente aveva finto che il marito avesse subito una tragica rapina.
Il luogo del delitto, a Somma Lombardo
Il luogo del delitto, a Somma Lombardo

E’ detenuta nel carcere di Monza Aita Melina, la pensionata di 64 anni accusata di aver ucciso il marito Antonino Faraci, trovato morto il 13 aprile nella casa della coppia, a Somma Lombardo, Varese. La donna è in stato di fermo da venerdì notte. Ai carabinieri inizialmente aveva raccontato che al momento del delitto era fuori casa tanto da fingere che il marito avesse subito una tragica rapina. Invece gli investigatori, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio , hanno raccolto molti elementi che hanno fatto propendere per l’uxoricidio. La pensionata, accusata anche di simulazione di reato aggravata, al momento si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il marito, 72enne, invalido a causa di un ictus, era stato ritrovato in una pozza di sangue a causa di tre coltellate al petto. Era stato colpito anche al capo con un soprammobile. A far inizialmente propendere gli investigatori per la rapina, la casa a soqquadro. Ma sarebbe stata proprio la moglie a mettere tutto in disordine, dopo il delitto, prima di uscire urlando dalla abitazione e fingere un malore sotto gli occhi dei vicini tanto da dover essere rianimata da personale del 118. I carabinieri del Ris stanno analizzando la vettura della donna e altri oggetti della casa. Un delitto che segue quello avvenuto a Cesano Maderno (leggi) il 7 marzo quando Salvatore Marsiglia, 52 anni, è stato ucciso con una dozzina di coltellate e colpi di martello. Accusate del delitto la moglie e la figlia.