Triuggio, l’Irpef comunale aumenta: la minoranza di Centrodestra contraria in Consiglio

Il capogruppo di Tradizione e Futuro Fabio Scandizzo ha parlato di denaro sottratto ai lavoratori, mentre sul fronte opposto Paolo Sala ha ricordato la necessità di mantenere i servizi
Il municipio di Triuggio

L’addizionale comunale Irpef sale allo 0.80 per tutte le fasce di reddito. Il Consiglio comunale di Triuggio ha approvato il bilancio di previsione finanziario 2025-2027 e le relative aliquote. L’Imu 2024 è stato confermato anche per il 2025 ad eccezione, per motivi tecnici, della facilitazione per gli italiani non pensionati residenti all’estero. La novità principale in tema di tariffe riguarda il passaggio all’aliquota unica per l’addizionale comunale dell’Irpef, che passa allo 0.80 per tutti i redditi superiori ai 15mila euro annui. Una decisione rimasta indigesta ai consiglieri della minoranza di Tradizione e Futuro.

Consiglio comunale: la posizione di Tradizione e Futuro

«La decisione di applicare l’aliquota unica dello 0.80 può risultare più semplice per i calcoli matematici, ma penalizza la fascia di ceto medio dei contribuenti -ha commentato per Tradizione e Futuro il consigliere Antonio Bove-. Sono 2.227 i contribuenti che rientrano nella fascia da 15mila a 26mila euro di reddito. Stiamo parlando di un aumento di tasse che produce un gettito di 200mila euro ma questa decisione, consentita dalla legge, non rispetta le linee guida dell’articolo 53 della Costituzione». Il citato articolo afferma che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. «Trovo assurda questa scelta fatta dall’amministrazione -ha aggiunto il capogruppo di Tradizione e Futuro Fabio Scandizzo-. Questo è un classico aumento della tassazione, il Comune sottrae delle risorse al lavoratore».

Consiglio comunale: l’opinione della maggioranza di centrosinistra

Il regolamento comunale in vigore dall’1 gennaio 2022 prevedeva un’aliquota per l’addizionale comunale dello 0.68 per redditi da 15mila fino a 28mila euro e dello 0.78 per i redditi da 28mila a 50mila euro. L’aliquota dello 0.80 veniva applicata solo per i redditi superiori ai 50mila euro. «È cambiato il passo negli ultimi due anni -la risposta del capogruppo di Progetto Triuggio Paolo Sala-. Facciamo una scelta per portare avanti una proposta amministrativa e mantenere i servizi. Le amministrazioni locali non hanno altri strumenti di finanza pubblica per poter agire sugli aumenti delle spese. Chiediamo uno sforzo ai cittadini che si limita a qualche euro in più al mese». Il documento è stato approvato coi soli favorevoli della maggioranza di Progetto Triuggio.