Ritardo, guasto, ritardo, annuncio sbagliato, ripartenza, treno soppresso. Un disservizio come tanti sui convogli di Trenord di questi tempi che, comunque, è esemplificativo della confusione che regna sulle nostre ferrovie. È successo martedì mattina sulla linea che da Milano va verso Monza e la Brianza. Porta Garibaldi: il treno delle 8.31 diretto a Paderno Robbiate (prima andava fino a Bergamo ma adesso il ponte San Michele sull’Adda è chiuso e si ferma prima) parte con qualche minuto di ritardo. Arrivato a Greco Pirelli il primo intoppo. I passeggeri aspettano fermi una decina di minuti senza sapere perché. Poi finalmente l’altoparlante chiarisce: «Per un guasto il treno subirà un ritardo imprecisato, chi deve proseguire per Monza può prendere il treno per Como in arrivo al binario 3».
Naturalmente tutto quelli che devono andare a Monza scendono e vanno al binario segnalato. Anche questo treno però non arriva e l’attesa si protrae per altri dieci minuti. A rompere la noia ci pensa l’altoparlante: «Per un guasto il treno per Paderno Robbiate partirà con 30 minuti di ritardo». Bisogna aspettare. Ma sul binario 3 non arriva niente. Dopo qualche minuto contrordine: «Il treno per Paderno Robbiate è in partenza dal binario 1». Tutti nel sottopasso per tornare sul treno lasciato in precedenza. La partenza non è immediata. Nel frattempo al binario di fianco si fa vedere finalmente il treno per Como. Restano tutti e due fermi per un po’ tanto che i passeggeri si chiedono se è meglio rimanere sul convoglio per Paderno oppure ritornare al binario 3.
Problema risolto: parte prima il treno per Paderno Robbiate. Sì, ma va a scarto ridotto, di una lentezza esasperante. A Monza, tuttavia, ci arriva. Prima di scendere una comunicazione: il treno viaggia con 34 minuti di ritardo, Trenord si scusa. Basta scendere nel sottopasso, però. per vedere sul tabellone che il treno è stato cancellato. Amen. Fine dell’odissea. Tranne per coloro che, invece, il treno lo avevano preso per andare ben oltre Monza.