Il Partito democratico lombardo ha annunciato una raccolta firme contro Trenord e per il ripristino dell’abbonamento “Solo treno”. Il Pd intende anche chiedere alla Regione di progettare una diversa prospettiva per il servizio ferroviario regionale
Per circa un mese il Pd terrà volantinaggi e raccolte firme nelle stazioni di tutti i territori lombardi con lo slogan “Basta Trenord”. Online anche l’hashtag #bastatrenord.
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“I Lombardi hanno diritto di viaggiare su treni puntuali, affidabili, confortevoli e puliti, come avviene nel resto d’Europa – si legge nel testo della petizione – Trenord non sa garantire tutto questo: è un esperimento durato dieci anni, ora bisogna avere il coraggio di dire che non ha funzionato e che bisogna andare oltre. La Regione Lombardia, che governa il trasporto ferroviario regionale, ha avallato tutte le scelte di Trenord: dal taglio del 5% delle corse fino alla soppressione dell’abbonamento “solo treno” che oggi costringe 25mila pendolari delle province di Milano, Monza e Brianza e in parte di Lodi a pagare gli abbonamenti fino al 40% in più per avere lo stesso servizio scadente. Oggi riguarda solo loro, domani riguarderà tutte le province lombarde. Lo ha deciso la Regione per mettere più soldi in cassa a Trenord. Meno corse, abbonamenti più cari: così non va. Chiediamo che la Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord. Chiediamo che la Regione rispetti i pendolari, ripristini gli abbonamenti “solo treno” per i pendolari di Monza, Milano e Lodi che non prendono altri mezzi e rinunci a cancellarli nelle altre province”.
«Dopo l’audizione di Trenord e dell’assessore Terzi (avvenuta giovedì in commissione trasporti del Pirellone, ndr) – spiega il brianzolo Gigi Ponti, consigliere regionale della Lombardia – è evidente che la Regione non ha un’idea di sviluppo della rete ferroviaria e che non ha un’interlocuzione efficace con Rete Ferroviaria Italiana. Tutti gli annunci fatti fin qui si sono dimostrati inefficaci e non verificabili. È fondamentale che la Regione chiami al tavolo RFI per capire quali progetti possano essere effettivamente cantierizzati e, dall’altra parte, che richiami Trenitalia, che è socia di Trenord, e che ha conferito treni assolutamente inadeguati. L’unica vera novità degli ultimi mesi è stata una beffa per i pendolari: la soppressione dell’abbonamento “solo treno”. In aggiunta, i pendolari che chiederanno il rimborso per i disservizi d’ora in avanti se li vedranno negare. Queste sono alcune delle ragioni della nostra mobilitazione e della nostra raccolta firme in tutte le stazioni».