Tre cose che occorre sapere sull’eclissi di luna rossa del 28 settembre

Sarà enorme, perché vicina alla Terra, e subirà un’eclissi: succede alla super luna rossa nella notte tra il 27 e il 28 settembre. Ecco tre cose che occorre sapere sperando che il cielo sia sgombro dalle nuvole.
Una super luna rossa
Una super luna rossa

Ai monzesi dovrebbe interessare: per rivedere una (vera) luna rossa anche se non i campo bianco come nel suo simbolo cittadino, ci vorranno altri diciotto anni. Insomma: non è tanto l’eclissi in sé a essere unica. Sono il colore e la vicinanza alla Terra a farne un evento raro. Ecco tutto quello che occorre sapere per godersi lo spettacolo, confidando nel fatto che non ci siano le nuvole che vanno e vengono e a volte si fermano, come in De Andrè (e in Aristofane).

1. La luna sembrerà enorme rispetto al solito: ovviamente non è più grande, ma più vicina alla Terra, perché il 28 settembre si troverà ai limiti del perigeo lunare, cioè la distanza minima tra le rispettive orbite. Secondo dati Nasa la percezione delle dimensioni sarà del 14% in più del solito.

2. L’eclisse sarà percepibile in Italia a partire dalle 02:11 di lunedì 28, arriverà alla fase totale due ore dopo e sarà all’apice alle 04:47. Solo dalle 05:23 la luna uscirà dal cono d’ombra creato dalla Terra. La fine dell’eclissi è prevista alle 07:23.

3. La super luna sarà rossa per un fenomeno di rifrazione e questo succede soltanto quando sole, Terra e luna sono allineati nei loro centri, in un modo non troppo diverso dai colori percepiti sulla Terra al crepuscolo. Nel caso della luna si tratta dei raggi solari che non arrivano direttamente alla luna a causa della Terra: attraversando l’atmosfera terrestre arrivano al satellite dopo una sorta di filtro. In inglese viene anche chiamata blood moon, luna di sangue.

L’Inaf, l’istituto nazionale di astrofisica, racconta l’eclissi così: