Condanna a 8 anni e 8 mesi di reclusione per il ragazzo di 22 anni, marocchino, processato col rito abbreviato per una serie di assalti commessi lo scorso novembre nelle stazioni ferroviarie di Monza e Brianza, o nei convogli Trenord. I carabinieri di Vimercate avevano sgominato un gruppo composto da due maggiorenni, e sei minorenni. La sentenza è stata pronunciata martedì, ed è andata oltre la richiesta di condanna a 8 anni formulata dalla pubblica accusa.
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Tra i 21 episodi di rapina contestati, ne risultano alcuni commessi a Monza. L’11 novembre scorso, per esempio, la gang (che agiva in ‘batterie’ di 3 o massimo 4 persone) avrebbe preso di mira un ragazzo brianzolo. Questo, dopo essere stato schiaffeggiato e privato della sua catenina d’oro, sarebbe stato gravemente minacciato sul treno. “Se scendi alla stazione di Monza ti ammazziamo o ti buttiamo sotto il treno”, si sarebbe sentita dire la vittima, la quale, in questo modo, era stata costretta a restare a bordo del convoglio, non potendo scendere e chiamare aiuto. Un altro ragazzo, il 23 novembre, sarebbe stato gravemente intimidito con una pistola alla tempia, sempre a Monza, ma stavolta nei pressi della stazione, solo per un paio di auricolari.
Gli indagati, prima e dopo le loro scorribande erano soliti ritrovarsi alla stazione degli autobus di piazza Marconi, a Vimercate, o al centro commerciale Torri Bianche. Sono sia italiani, che stranieri (marocchini, un egiziano, romeni) ma cresciuti in Brianza, tra Vimercate, Aicurzio, Bernareggio, e provenienti da famiglie di lavoratori in regola. Al momento dell’esecuzione delle ordinanze da parte dei carabinieri di Vimercate, secondo quanto appreso, molti di loro sarebbero scoppiati in lacrime. Uno di questi è stato trovato a casa che dormiva vestito con jeans e maglietta, con un coltello a serramanico sotto il cuscino.