Raccolti 5mila 600 euro in un pomeriggio per sostenere le adozioni a distanza. Grazie a Jacaranda, associazione di volontariato nata ufficialmente lo scorso settembre dopo quasi quaranta anni di azione “informale”. L’appuntamento per il rinnovo è avvenuto nel pomeriggio di domenica 5 marzo, presso la parrocchia della Beata Vergine Assunta a Nova Milanese. Ai 5mila 600 euro raccolti attraverso i bonifici, bisogna aggiungere le quote versate direttamente, con le quali si arriva a sfiorare quota 10mila euro. «Jacaranda è stata costituita nel settembre dell’anno scorso -ha spiegato Valeria Grancini, presidente e socio fondatore-, ma in realtà l’attenzione verso le adozioni a distanza è iniziata almeno una quarantina di anni fa, grazie all’interessamento di Zaira Favaron».
Jacaranda: le origini dell’azione solidale
Alla richiesta di aiuto del fratello missionario Luigi, o meglio Frei Luiz che operava in Brasile, l’indimenticata Zaira non ci ha pensato molto e si è attivata concretamente. E con lei i parrocchiani dell’Assunta. Alla “Città dei Bambini” creata da Frei Luiz si è aggiunta la richiesta di don Ezio, ora in missione a Cuba, dopo essere stato in Camerun e in Brasile e parroco dell’Assunta. Infine, si è aggiunto l’invito delle suore che gestiscono in Zambia la St Martin Children‘s Home, con le quali i volontari sono entrate in contatto grazie a don Vinicio, parroco fino a qualche anno fa all’Assunta.
Jacaranda: in beneficenza tutto ciò che viene raccolto
Dopo tanti anni di raccolta fondi informale, l’associazione è nata anche per facilitare questo tipo di gestione. Tra i soci fondatori oltre a Valeria Grancini, anche Gabriella Giorgi, vicepresidente; Pier Gaspare Bianchi, tesoriere; Luigi Comelli, segretario; Giancarlo Grancini, Luisa Pancotti e Grazia Marzenta. «Tutto ciò che viene raccolto fino all’ultimo centesimo -ha sottolineato la Grancini– è destinato al sostegno di queste tre missioni. Non èun’adozione individuale, ma noi sosteniamo collettivamente i progetti attivi». La prima azione compiuta sotto l’egida di Jacaranda è stata a sostegno di don Ezio: l’emergenza sanitaria dell’isola nell’autunno scorso ha spinto la neonata associazione ad attivarsi con una raccolta di farmaci. «Continuiamo ancora oggi a inviare farmaci periodicamente -ha sottolineato Valeria Grancini-: per ora siamo coperti come prodotti, anche grazie al fatto che abbiamo stipulato una convenzione con il Banco Farmaceutico e undici farmacie della zona hanno deciso di sostenerci».
Jacaranda: l’impegno a favore delle missioni continua
Jacaranda sta dando i suoi frutti. Esattamente come l’albero a cui si ispira per il nome: Jacaranda è una pianta molto bella, un albero dalla caratteristica fioritura viola tipica diffusa in Sud America, ma anche nell’Africa centromeridionale; è stato scelto perché richiama i luoghi in cui operano i missionari con cui l’associazione è in contatto, ma anche per il valore simbolico dell’albero e di tutto ciò che rappresenta. Il sostegno a distanza può essere effettuato attraverso una donazione. Sul sito dell’associazione si possono trovare le coordinate bancarie e l’illustrazione delle missioni.