Sovico, prendono a sassate la statua di don Gnocchi ma un video li incastra

Un gruppo di ragazzi prende a sassate la statua di don Gnocchi collocata dalle penne nere di Sovico nel giardino prospiciente la sede ma i giovinastri sono stati ripresi da una telecamera della videosorveglianza
Sovico, prendono a sassate la statua di don Gnocchi ma un video li incastra

Hanno scavalcato il cancelletto d’ingresso, prelevato una pietra dalla copertura dell’ ex serra Tagliabue (sede di Cai ed alpini) e con essa si sono divertiti a fare tiro a segno contro l’effigie di don Gnocchi, collocata dalle penne nere di Sovico nel giardino prospiciente la sede, per celebrare la figura del cappellano degli alpini. Un gruppo di ragazzi ha commesso un atto di vandalismo ai danni di un monumento caro alla comunità, danneggiando per fortuna solo il faretto led che illumina l’effigie.

Un danno che se dal punto di vista economico è esiguo, ha rappresentato un duro colpo dal punto di vista morale per gli Alpini. I colpevoli sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza e il comando di Polizia locale – che ha aperto le indagini – potrebbe aver già individuato gli autori. L’amarezza del gruppo alpini di Sovico è palpabile. Il fatto, oltretutto, si è verificato poche ore prima la convocazione del consiglio straordinario che lunedì 9 febbraio ha registrato il cambio alla guida del Gruppo, con la nomina di Pier Paolo Gatti (segretario da 6 anni) a capogruppo, subentrato così alla storica guida Erminio Valtorta, nominato capogruppo emerito del Gruppo alpini di Sovico.

Ed è stato proprio Gatti, nell’imminenza della nomina a capogruppo, a scoprire il vandalismo alla statua di don Gnocchi. «Quando mi reco in sede faccio il giro per controllare se tutto è a posto» racconta Gatti «così lunedì sera ho notato che c’era un sasso di fronte al faretto led. Ho spostato il sasso e ho scoperto il danno. Quella di lunedì è stata una serata dalle emozioni controverse: dovevo pensare al mio discorso per il nuovo incarico, ma il pensiero correva al vandalismo». Un episodio che ha amareggiato, comprensibilmente, il neo eletto capogruppo che ha comunicato il fatto alla Polizia locale e al sindaco di Sovico, Alfredo Colombo.