Sommelier in cattedra per l’associazione Philo

Michela Nardin abita a Lentate sul Seveso ma da un anno è diventata direttrice dei corsi dell’Associazione italiana sommelier. E adesso collabora per un’associazione di Nova Milanese
Sommelier in cattedra per l’associazione Philo

Una sommellier in cattedra per l’associazione Philo. Si chiama Michela Nardin, abita a Lentate sul Seveso ma da un anno è la direttrice dei corsi dell’Ais,l’Associazione Italiana Sommellier, della sede monzese. Una passione, quella di Michela, 39 anni, originaria di Latina che risale addirittura all’infanzia. “I miei genitori hanno un’azienda agricola e io sono cresciuta giocando nella vigna” ha raccontato la sommellier. E ha aggiunto: “Mio padre ha sempre desiderato che scegliessi un percorso di studi che potesse farmi acquisire una professionalità per proseguire l’attività di famiglia. Forse avrebbe preferito qualcosa di più tecnico come agraria, ma la mia scelta si è orientata verso l’alberghiero”. Conseguito il diploma, Michela ha lavorato prima come barman poi nell’ambiente della ristorazione. A 22 anni, però ha deciso di fermarsi un attimo. “Mi piaceva il lavoro che facevo ma era molto impegnativo e non avevo tempo per me, per gli affetti. Ho deciso di prendermi una pausa e ho lavorato per qualche anno in un’azienda”. Ma il destino evidentemente era un altro. “Finalmente dopo tanta attesa ho visto a Monza i corsi dell’Ais per sommellier, mi sono iscritta subito al primo e poi di seguito sono arrivata la terzo livello. E poi l’occasione di partecipare ad una start up, all’avvio di un ristorante a Bovisio Masciago”. Ma ormai Michela Nardin era un sommellier a tutti gli effetti e passo dopo passo è riuscita ad inserirsi nella delegazione dell’Ais di Monza guidata da Fabio Mondini che ha creduto in lei fino ad affidarle l’incarico di direttrice dei corsi dal maggio dell’anno scorso. Una bella soddisfazione. Una professionalità che adesso è anche al servizio dell’associazione Philo e da qualche settimana ha avviato il primo ciclo di incontri ospitati alla Casa del fare di via Roma e dedicati alla conoscenza e alla scelta dei vini. “Ci sono uomini e donne, soprattutto sulla quarantina, che evidentemente amano e consumano il vino ma vogliono imparare a conoscere qualcosa di più” ha spiegato la Nardin che collabora anche alla guida regionale ViniPlus. E ha aggiunto: “Non si tratta di lezioni tecniche, per scelta, ma puntano molto sul pratico, si impara a conoscere i vini giusti da servire ad una cena o da regalare. Suggerimenti pratici e alla portata di tutti”.