Un mese dopo il via libera al progetto, il consiglio regionale della Lombardia ha votato all’unanimità l’ampliamento dei confini del Parco regionale della Valle del Lambro. L’incremento previsto è di 436,28 ettari, il 5,2% in più rispetto all’attuale superficie che passa da 8.391 a 8.827 ettari estendendosi nei territori di Arcore, Concorezzo e Villasanta, per le aree già interessate dall’ex Parco locale di interesse sovracomunale della Cavallera (PLIS), riconosciuto dalla Provincia di Monza e Brianza nel 2009 e revocato nel 2018 su richiesta dei Comuni interessati per la volontà di “aggregarsi” al Parco della Valle del Lambro.
L’ampliamento prevede anche l’inclusione di un’area ricadente nel Comune di Macherio che, pur se non in continuità territoriale con il perimetro del Parco, riveste particolare rilevanza ecologica, ambientale e paesaggistica. In particolare, i numeri dicono che riguarda 266,36 ettari nel Comune di Concorezzo, 74,56 ettari ad Arcore, 63,44 ettari a Villasanta e 31,92 ettari a Macherio.
Sì unanime in Regione: il Parco Valle Lambro si allarga, “rafforzare la Rete ecologica Regionale”
Obiettivo dell’intervento è, in particolare, “rafforzare la Rete ecologica Regionale e i corridoi ecologici trasversali, migliorare la qualità dell’ambiente e del paesaggio, favorire la conservazione e il potenziamento della biodiversità e degli ecosistemi, valorizzare le risorse identitarie dei luoghi“, si legge in una nota.
Sì unanime in Regione: i commenti positivi da Forza Italia al Pd e Lega
«È un intervento molto importante per tutto il territorio della provincia di Monza e Brianza. Queste aree meritano di essere comprese nel perimetro del Parco regionale della Valle del Lambro, perché sono di particolare pregio paesaggistico, ecologico ed ambientale, ciascuna per le sue peculiarità», ha riferito il relatore del provvedimento Jacopo Dozio (Forza Italia).
Soddisfazione a tutto tondo in aula. Simone Negri (Pd) ha sottolineato l’importanza di favorire processi di aggregazione dei Comuni con lo scopo di tutelare maggiormente aree meritevoli di protezione: «A questo punto – ha detto – sarebbe importante pensare di rivedere la normativa generale dei parchi. Il voto unanime apre lo spazio per una riforma».
Per il besanese Alessandro Corbetta (Lega) «è un progetto di legge che va incontro alle esigenze del territorio e delle Amministrazioni locali. Dimostriamo che Regione Lombardia è attenta ai problemi dell’ambiente e prendiamo come una sfida la sollecitazione di rivedere la legge sui Parchi».
Sì unanime in Regione, l’assessore: « Ci avvicina al 30% di sistemi di aree protette entro il 2030»
«Questo intervento – ha concluso l’assessore al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi – aiuta ad avvicinarci a quel 30% di sistemi di aree protette che vogliamo raggiungere entro il 2030. Oggi quattro Comuni della provincia di Monza e Brianza ampliano i loro spazi all’interno del parco. I PLIS sono stati strategici ma è un segnale significativo che sempre più spesso i comuni chiedano di aderire ai Parchi regionali per una maggiore tutela».