Seregno, traslocate le tartarughe del laghetto di San Carlo: abbandonate e infestanti

Per tutelare la biodiversità all’interno del laghetto di San Carlo a Seregno vengono trasferite le tartarughe non autoctone, abbandonate e infestanti.
Seregno - Il laghetto di San Carlo
Seregno – Il laghetto di San Carlo

Per tutelare la biodiversità all’interno del laghetto di San Carlo, che si trova nell’omonimo quartiere di Seregno e al centro del parco Falcone-Borsellino, verranno trasferiti gli animali infestanti e quelli abbandonati. L’intervento si è reso necessario a seguito dell’abbandono di diversi esemplari di tartaruga non autoctoni. Un’operazione che sarà effettuata da Legambiente e Wwf Insubria. Una scelta obbligata, essendo questa specie infestante.

L’inizio dei lavori è previsto per lunedì 14 febbraio. Si comincerà dalla manutenzione del verde, previo abbassamento del livello dell’acqua del laghetto, per procedere alla cattura delle tartarughe palustri – si stima siano una quindicina – che saranno messe a dimora in una vasca dotata di ossigenatore per il trasporto di animali vivi, da consegnare a una struttura che se ne prenderà cura.

Il laghetto di San Carlo, è uno specchio d’acqua artificiale di circa 175 metri quadri, alimentato dall’acquedotto comunale. È stato oggetto di una riqualificazione conclusa nel 2013 che ne ha scongiurato l’interramento. Luogo di riproduzione di anfibi, custodisce una biodiversità di grande interesse in un ambiente urbano.

Lo spazio, situato all’interno del parco Falcone-Borsellino, tra il comprensivo Rodari di via Pacini e il centro sportivo di Serenello, è oggetto di una convenzione tra il comune di Seregno, Legambiente Seregno e Wwf Insubria, per la collaborazione finalizzata al monitoraggio, gestione e promozione del Laghetto rinnovata per cinque anni nel 2019. Gli aggiornamenti sono consultabili al sito laghettosancarlo.blogspot.com.