Seregno, ricordato con i ragazzi della Rodari il sacrificio di Giovanni Falcone

La cerimonia è stata ospitata dal parco "Falcone e Borsellino". Presenti il capo di gabinetto della prefettura Giacomo Pintus ed i rappresentanti delle forze dell'ordine
L’intervento di Giacomo Pintus, capo di gabinetto della prefettura, con a fianco il sindaco Alberto Rossi

Di fronte ad una rappresentanza delle forze dell’ordine e degli alunni della primaria Rodari, che ha sede a poca distanza, la piazzola su cui a Seregno si affaccia la stele commemorativa dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel parco loro intitolato a San Carlo, ha ospitato martedì scorso una cerimonia nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, che era anche sua collega, e gli uomini della loro scorta, aprendo uno dei periodi più difficili della storia repubblicana, culminato il successivo 19 luglio con l’attentato in via D’Amelio a Palermo, di cui furono vittime Paolo Borsellino e gli addetti alla sua sicurezza.

Attentato di Capaci: l’intervento di Alberto Rossi

La foto di gruppo al termine della cerimonia

«Il mio primo pensiero è personale -ha spiegato il sindaco Alberto Rossi-. Questa è la prima cerimonia pubblica dopo la mia rielezione ed è bello che sia davanti a questa stele. Quando ci fu l’attentato a Capaci, ero piccolo. Ricordo più che quel momento, l’elezione di Oscar Luigi Scalfaro a presidente della Repubblica, che avvenne due giorni più tardi, dopo settimane di stallo. Le persone che celebriamo oggi sono esempi cui tutti ci dobbiamo ispirare in termini di legalità». Ed ancora: «Un altro pensiero mi è venuto in mente guardando la quercia americana qui a fianco, dove per anni gli studenti hanno appeso i loro pensieri in questa occasione e che ha pagato dazio alla siccità dell’estate scorsa. Avevamo valutato di tagliarla, ma la sostituzione sarà soltanto dopo la giornata di oggi ed a curare la nuova pianta saranno proprio gli alunni della Rodari. L’invito è a lavorare insieme da questo punto di vista, perché se alla nuova pianta lavorasse una persona sola, sarebbe più difficile».

Attentato di Capaci: la memoria di Giacomo Pintus

Gli alunni della Rodari durante la loro esibizione canora

Dopo Rossi, il microfono è andato a Giacomo Pintus, capo di gabinetto della prefettura di Monza e Brianza: «Ringrazio il Comune di Seregno, per la scelta di organizzare una mattina come questa: la memoria dà la possibilità ai giovani che sono qui di confrontarsi con il periodo del contrasto tra lo Stato e le mafie. Nel 1992 avevo 6 anni ed ai miei genitori non fu possibile tenermi nascosto un fatto di questa portata. Oggi occorre dare una maggiore importanza alla conoscenza di ciò che è stato, per evitare che si possa tornare a quel punto in futuro». Significativa è stata la chiusura, con i ragazzi della Rodari che hanno intonato la canzoneCamminerò a un passo da te”.