Quarantaquattro corpi di Polizia locale della provincia di Monza e Brianza hanno festeggiato lunedì 20 gennaio a Seregno la patronale di San Sebastiano. L’appuntamento, il primo celebrato nella storia a livello comunitario, è stato introdotto da una santa Messa nella basilica San Giuseppe, presieduta da monsignor Bruno Molinari, prevosto della città, ed anticipata dall’arrivo da Sovico delle reliquie del santo, accompagnate dai gonfaloni di alcuni dei Comuni presenti. Alla funzione eucaristica hanno presenziato il prefetto di Monza Patrizia Palmisani, il questore Salvatore Barilaro, il procuratore della Repubblica Claudio Gittardi, vari sindaci o loro delegati, cominciando da Alberto Rossi, padrone di casa in quanto primo cittadino di Seregno, nonché i comandanti dei corpi stessi, per primi Flavio Zanardo, Giovanni Dongiovanni ed Umberto Trope, alla guida rispettivamente della Polizia provinciale e delle Polizie locali di Monza e Seregno, che da qualche mese a questa parte lavorano in sinergia, sulla base di una convenzione sottoscritta dai due enti comunali e dall’ente provinciale coinvolti.
San Sebastiano: monsignor Molinari presiede una santa Messa

Durante la santa Messa, monsignor Bruno Molinari ha riproposto il rito dell’incendio del pallone, a simboleggiare la vita di San Sebastiano, terminata prematuramente a causa del martirio, rito che un tempo era seguito con trepidazione dai contadini, che dalla velocità delle fiamme traevano auspici più o meno positivi sui raccolti dei mesi successivi. Il sindaco Alberto Rossi, nel solco di un’altra tradizione consolidata, ha invece offerto la cera al celebrante, a ricordo dell’intercessione attribuita a San Sebastiano per preservare il borgo di Seregno da una pestilenza nei secoli passati. «Sebastiano -ha sottolineato nell’omelia monsignor Bruno Molinari– ha testimoniato la propria fede al servizio del bene comune. Il suo esempio ci aiuti a condividere giustizia e misericordia, a testimoniare onestà e libertà, rigore e gentilezza». Prima della benedizione conclusiva, impartita con le reliquie di San Sebastiano dallo stesso monsignor Molinari, Maurizio Guerrini, volto storico del comando di Seregno, ha letto la preghiera a San Sebastiano.
San Sebastiano: la cerimonia civile ne L’Auditorium di piazza Risorgimento

Subito dopo, il vicino auditorium di piazza Risorgimento ha ospitato la cerimonia civile, aperta dall’esecuzione dell’inno nazionale. «Nella provincia di Monza e della Brianza -ha spiegato in questa sede Flavio Zanardo, comandante della Polizia provinciale– ci sono seicento agenti. Ogni singolo agente deve sapere di avere altri cinquecentonovantanove colleghi». Umberto Trope, comandante a Seregno, ha invece ricordato che «siamo chiamati ad essere punto di riferimento per i cittadini, a garantire sicurezza, ordine e rispetto delle regole, ma anche a costruire un dialogo costante e ad essere presenti nei momenti di difficoltà», mentre Giovanni Dongiovanni, comandante a Monza, ha richiamato la figura di Michele Liguori, vigile urbano di Acerra, che ebbe il merito di combattere le ecomafie, «il cui sacrificio è purtroppo poco conosciuto, ma rimane un esempio per tutti noi». Il sindaco di Seregno Alberto Rossi, dal canto suo, ha evidenziato che «la cerimonia di oggi è uno di quei momenti che hanno un prima ed un dopo. Ci parla di un senso di unità che non è scontato. Non è scontato ragionare insieme in vista di un bene più grande». Paolo Pilotto, sindaco di Monza, ha rivolto il suo grazie «per l’emozione e la partecipazione vivace in chi ha voluto realizzare l’iniziativa», aggiungendo che la presenza di quarantaquattro corpi insieme «è un messaggio che stiamo crescendo sulla strada dell’unità». Claudio Rebosio, vicepresidente della provincia di Monza e Brianza, ha ribadito di suo che «il ruolo di tutte le forze dell’ordine è fondamentale, un faro per la nostra società». Il giro degli interventi lo ha chiuso Patrizia Palmisani, prefetto di Monza e della Brianza, che ha indicato in «sanità, lavoro, scuola e sicurezza» i pilastri della coesione sociale, ritenendo fondamentali «il coordinamento, per evitare sovrapposizioni e zone d’ombra, e la collaborazione», per la quale peraltro ha manifestato soddisfazione.
San Sebastiano: il giuramento dei nuovi agenti e le consegne di gradi e riconoscimenti

L’ultima parte della serata è stata dedicata al giuramento degli agenti entrati in servizio nel 2024, che poi hanno lanciato i loro berretti in segno di gioia, ed al conferimento di gradi e riconoscimenti. Nuovi gradi sono stati assegnati alla sovrintendente Maria Elena Zingarelli, agli assistenti esperti Davide Calò e Claudio Giugno, agli assistenti scelti Mario Suozzo ed Alessandro Giussani, all’assistente Orsola Maria Sammarco, agli agenti scelti Maurizio Mascheroni, Roberto Alabiso, Francesca Buffa, Alessandro Cuscunà, Filippo Scibelli, Gabriele Trevisanutto e Davide Tellaroli ed al vicecomandante Gerardo Esposito. Infine, questi sono stati i riconoscimenti. Biassono: encomio al comandante Francesco Andrea Farina, elogio all’assistente Marco Giuseppe Riboldi e lodi all’agente scelto Francesco Rodante ed all’agente Luca Giglio. Cogliate: encomi agli agenti Alessia Cereda e Salvatore Spallino. Desio: elogi al sovrintendente Croce Paci ed agli agenti scelti Nadia Cassano, Antonio Randazzo e Vincenzo Guaglione. Limbiate: encomi all’assistente esperto Luca Zanazza, al vicecomandante Angelo Paternò ed all’agente scelto Francesco Callea, elogi al vicecommissario capo Antonio Azzarone, all’assistente scelto Simone Lorizzo, all’agente Filippo Indovina, all’assistente esperto Diana Meregalli ed alla sovrintendente Maria Elena Zingarelli. Seregno: elogi agli agenti Dylan De Magistris, Davide Valzani, Ezio Colombo e Filippo Savoia, ai sovrintendenti Emanuele Montagner ed Emanuela Cavallaro e al vicecommissario Gianluca Greco. Monza: encomi al sovrintendente Salvatore Sergio Minacapilli, agli agenti Enrico Barbieri, Alessio Ragone e Chiara Concetta, all’agente scelto Fabio Tosi, agli assistenti Barbara Dassi, Raul Goffo ed Erika Sala ed agli assistenti scelti Mario Suozzo e Lorena Trento.






