Nuovo intervento nel settore ambientale da parte del corpo della Polizia locale di Seregno. Il personale comandato da Umberto Trope, sulla scorta di alcune segnalazioni veicolate dai residenti, inerenti l’utilizzo come deposito incontrollato di rifiuti di un terreno nella zona dello stadio Ferruccio, all’interno di un contesto residenziale, ha avviato una puntuale osservazione del perimetro.
Polizia locale: utilizzate nelle indagini anche le fotografie satellitari

L’analisi delle fotografie satellitari ha consentito di accertare come l’area sia stata progressivamente interessata da un constante conferimento di rifiuti, accompagnato dalla realizzazione di abusi edilizi, quali prefabbricati e strutture destinate a magazzino. Per questo motivo, dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, nella giornata di giovedì 16 gennaio gli agenti specializzati nell’attività di Polizia ambientale, parte dell’unità di Sicurezza urbana coordinata dal vicecomandante Alberto Dibiase, hanno effettuato un’ispezione sul posto, alla presenza dei rappresentanti della società titolare del terreno, con sede legale proprio a Seregno.
Polizia locale: riscontrati circa 150 metri cubi di rifiuti

La verifica ha confermato la presenza di abusi edilizi, nello specifico due container, due strutture adibite a magazzino, un manufatto in cemento con funzione di forno ed una canna fumaria, in un contesto sottoposto a vincolo paesaggistico e con destinazione d’uso diversa. In aggiunta, è stato riscontrato il deposito incontrollato di rifiuti, pericolosi e non pericolosi, tra i quali attrezzature edili in disuso (come una betoniera), scarti di lavorazioni di materiale laterizio e metallo, pneumatici fuori uso, vernici, rifiuti plastici, parti di termoconvettori per riscaldamento, boiler, vasi di espansione, tubazioni metalliche ed altri rifiuti vari, per un ammontare complessivo di circa 150 metri cubi.
Polizia locale: deferita la legale rappresentante della società proprietaria del sito

Sulla scorta dei riscontri appena descritti, gli agenti hanno provveduto al sequestro dell’area, che ha una superficie di circa mille metri quadrati, con contestuale deferimento all’autorità giudiziaria della legale rappresentante della società proprietaria, una donna classe 1963, abitante nella provincia di Lecco, per il reato di deposito incontrollato di rifiuti e per gli abusi edilizi.