Seregno: festa per i cent’anni di Rodolfo Ferrario

Rodolfo Ferrario, per la famiglia e gli amici “Rudi”, è nato a Milano il 21 aprile 1922 e vive a Seregno: ha festeggiato 100 anni.
Gli auguri del sindaco di Seregno per i 100 anni di Rudi Ferarrario. Paolo Volonterio

La lista dei centenari  a Seregno si allunga. Stavolta è un uomo a scrivere il suo nome nell’albo d’oro di coloro che hanno raggiunto l’obiettivo del secolo di vita: è Rodolfo Ferrario, per la famiglia e gli amici “Rudi”, di Giuseppe e Romina, nato a Milano il 21 aprile 1922. Studia da ragioniere e lavora all’azienda metalmeccanica Boldrocchi, in stretto contatto con il fondatore, ingegner Luigi nella sede di Milano.

Durante l’ultima  guerra, viene destinato in Grecia e successivamente, come prigioniero di guerra  trasferito in Germania e impiegato nella produzione bellica. L’orrore di Berlino sconfitta e la povertà sono rimasti sempre vivi nei suoi racconti.

Il ritorno a Milano di Rudi

Torna a Milano grazie ad un convoglio organizzato dal Vaticano, ma la casa natale era  distrutta dai bombardamenti e la famiglia sfollata a Canzo. Luigi Boldrocchi lo richiama in ditta e negli anni successivi prosegue la sua attività nello stabilimento di Biassono.

Conosce Liliana, di Seregno, e la sposa il 23 gennaio 1957. Ama la sua famiglia, la figlia Maria Pia, e il lavoro, ma anche il Milan e le Alfa Romeo.

In tempo di pensione, collabora con il monaco olivetano dom Francesco Colzani alla produzione del miele all’Abbazia benedettina, istruendo e guidando i bambini delle scuole alla scoperta dell’apiario e degli altri prodotti delle api. Apprezza tantissimo il miele in tutti i suoi gusti di cui conosce le proprietà e ne fa il suo più importante alimento quotidiano.  

L’impegno sociale di Rudi

È presenza importante nel Gruppo Solidarietà Africa, come custode e guida alle mostre educative e nelle campagne di raccolta fondi con i bonsai di primavera.

Devoto e riguardoso del culto dei morti, finché ha potuto, ha fatto visita quotidiana al Cimitero principale prendendosi cura anche di alcune tombe abbandonate.

Perde la moglie Liliana nel 2013 e da allora vive con la famiglia della figlia, che con il genero Paolo e il nipote Francesco, gli assicura l’affetto e le attenzioni importanti per affrontare il passare degli anni fino al superamento del traguardo dei 100 anni.

Con la famiglia sempre vicino, partecipe e impegnato quotidianamente nelle commissioni utili per casa finché gli è stato possibile, ha mantenuto uno spirito e un fisico vitali. La relazione con amici e conoscenti del quartiere e del centro città con cui ogni giorno scambiava un saluto, una notizia o una battuta, gli ha consentito di riempire non solo il suo tempo, ma anche il suo cuore di sentimenti belli,  gentili e ricambiati.

La giornata del suo compleanno è stata densa di emozioni, a partire dalla messa a lui dedicata a Seregno e in contemporanea al santuario di Lourdes, alla piacevole e significativa visita del sindaco  Alberto Rossi e di parecchi amici che hanno voluto portargli un saluto di persona o telefonargli. 

Tutto questo affetto testimonia la riconoscenza per un uomo che nei suoi 100 anni ha dimostrato la sua generosità, garbo, compostezza e disponibilità verso i bisogni di tutti, vicini e lontani.