Seregno, allarmi truffe a ripetizione: Gelsia e Casa della Carita prendono posizione

Le segnalazioni di azioni truffaldine si stanno moltiplicando nel periodo più caldo dell'anno. L'invito è a prestare attenzione e segnalare in caso di bisogno
Seregno 2025 Gelsia sede
La sede di Aeb e Gelsia, in via Palestro a Seregno

Gli aspiranti truffatori non vanno in vacanza. Anzi, è proprio nel periodo più caldo dell’anno, anche se negli ultimi giorni la pioggia ha senza dubbio rinfrescato un po’ il clima, che stanno intensificando la loro azione, almeno a Seregno e dintorni. Lo si evince dagli allarmi, che la rete di internet rilancia ormai con sempre maggiore frequenza. Un esempio arriva da Gelsia, che in un comunicato ha spiegato di aver «registrato numerose segnalazioni riguardanti contatti da parte di falsi operatori, che si presentano come rappresentanti dell’azienda. La scusa iniziale può essere un presunto aumento tariffario o una finta cessazione della fornitura, per poi passare a chiedere la firma di altri documenti contrattuali non di Gelsia».

Allarmi truffe: le indicazioni di Gelsia

La società ha quindi preso una posizione netta ed ha ribadito «il proprio impegno verso la trasparenza e la sicurezza, invitando i propri clienti a prestare attenzione ad eventuali richieste di informazioni sensibili o proposte di contratti non autorizzati. Gelsia incoraggia chiunque riceva telefonate sospette a segnalarle prontamente e ricorda che il proprio personale opera sempre nel rispetto delle normative e con la massima chiarezza nei confronti dell’utenza». Per prevenire le truffe, il sito web aziendale mette a disposizione uno strumento, al link www.gelsia.it/tutela/chiamate-sospette/, che consente di controllare se il numero telefonico da cui si è stati contattati sia effettivamente riconducibile alla società. Nel caso in cui si scoprisse di aver firmato un contratto ingannevole, è possibile esercitare il diritto di ripensamento entro quattordici giorni lavorativi dalla conferma della sottoscrizione, senza alcun costo aggiuntivo.

Allarmi truffe: il dispiacere della Casa della Carità

Di taglio differente, ma non per questo meno grave, è l’allarme veicolato sui propri canali social dalla Casa della Carità, la struttura caritativa con finalità sociale, promossa dalla comunità pastorale San Giovanni Paolo II ed intitolata a Papa Francesco, che ha la sua sede in via Alfieri. L’avviso ha evidenziato che «vi sono persone che affermano di raccogliere abiti ed oggetti per Casa della Carità “Papa Francesco” Seregno. Questi individui raccolgono materiale che poi rivendono, per proprio tornaconto, in mercatini dell’usato oppure online in siti specializzati». Da qui ha mosso l’approfondimento successivo: «Ricordiamo che nessuno dei nostri volontari passa di casa in casa a raccogliere materiale. Abbiamo fatto della trasparenza una delle caratteristiche del nostro progetto e questo ci fa davvero male. Non si possono utilizzare le difficoltà degli altri per un proprio tornaconto». L’appello si conclude con l’input, a fronte di un contatto truffaldino, a comunicare l’accaduto alla direzione della Casa della Carità, raggiungibile al numero di telefono 0362/ 1400067 o all’indirizzo mail info@casadellacaritaseregno.it.

Allarmi truffe: cosa fare in caso di bisogno

Nel dubbio, comunque, informare la stazione dei carabinieri di piazza Prealpi o il comando della Polizia locale di via Messina non è mai un’idea sbagliata.

L'autore

Seregnese, classe 1973, lavoro a “Il Cittadino di Monza e Brianza” dal 1998 e mi occupo dei paesi della Brianza Nord. Presidente del Circolo culturale San Giuseppe di Seregno tra il 2013 ed il 2019, ho curato in prima persona o partecipato alla stesura di più di una ventina di pubblicazioni, tutte riguardanti storie o personaggi della città in cui sono cresciuto e vivo.