La Cassazione giovedì 17 novembre ha cancellato senza rinvio, in parte per prescrizione in parte riqualificando le accuse e dichiarandole prescritte, le condanne del maxi processo sulla cosiddetta “rimborsopoli” al Pirellone a carico di una quarantina di politici ed ex politici lombardi, tra i quali il monzese Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, accusati di essersi fatti rimborsare con soldi pubblici, circa 3 milioni in quattro anni, soprattutto pranzi e cene. La decisione della Suprema Corte viene dopo una condanna in secondo grado, a luglio del 2021. Massimiliano Romeo era stato condannato a 1 anno e 8 mesi in appello.
Cancellata la condanna a Romeo, la soddisfazione della moglie
Soddisfazione è stata espressa dalla moglie del senatore leghista, il sindaco di Lentate sul Seveso Laura Ferrari, che in un posto Facebook ha scritto: “E’ stata annullata la condanna in appello nei tuoi confronti per peculato. Abbiamo sempre creduto nella giustizia, superando momenti difficili e critiche dure da accettare per chi sa di avere sempre agito in buona fede. Ora ti auguro di proseguire il tuo percorso politico con la determinazione e la passione di sempre“