Rapina il bar e poi scappa con la sua Audi: finisce la benzina e telefona alla mamma

A Lentate sul Seveso, un 37enne entra armato in un locale di Birago. Si fa consegnare i soldi e si mette al volante: peccato che il serbatoio della sua auto fosse vuoto. Preso dallo sconforto, chiama a casa e poi si costituisce
Il bar di via Cadorna a Birago da cui il rapinatore è scappato con il registratore di cassa
Il bar di via Cadorna a Birago da cui il rapinatore è scappato con il registratore di cassa

Rimane improvvisamente senza benzina e chiede aiuto alla mamma, peccato che fosse in fuga da una rapina. Sembra l’epilogo di un film comico ma c’è davvero poco da ridere per quanto è accaduto alle porte dello scorso finesettimana a Birago, quando qualche minuto prima delle 2 del pomeriggio di venerdì 30 luglio un uomo è entrato al bar “Sporting” di via Cadorna. Ha 37 anni, vive a Lentate sul Seveso, è noto perché fa uso di sostanze stupefacenti. Armato di coltello ha minacciato il personale dietro al bancone e poi è fuggito col registratore di cassa sotto braccio. Entrato in auto, un’Audi modello A3, ha schiacciato forte il piede sull’acceleratore, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, ma nell’arco di pochi istanti la macchina ha iniziato a perdere potenza sino a quando si è spenta del tutto. Inutili i tentativi di rimetterla in moto: il serbatoio della benzina era vuoto. Il trentasettenne cos’ha fatto? Ha impugnato il telefono cellulare e ha chiesto disperatamente aiuto alla mamma! Alla fine ha anche ripensato a quanto combinato poco prima e invece di fare il pieno e tagliare definitivamente la corda, ha deciso di presentarsi alla caserma dei carabinieri di via Falcone e Borsellino. Davanti ai militari in servizio ha ammesso le proprie responsabilità in merito alla rapina commessa poco prima nel bar di Birago. Tutto finito? Non proprio. Gli uomini dell’Arma lentatesi hanno effettuato ulteriori accertamenti ed è emerso che il reo-confesso avrebbe commesso anche altri reati, oltretutto al centro di due recenti indagini condotte sempre dai carabinieri di Lentate sul Seveso. Il 24 luglio in via Vittorio Veneto a Camnago, all’interno di un bar tabacchi, il trentasettenne avrebbe rubato un blocchetto di 60 “Gratta e vinci” per un valore totale di 300 euro. Sette giorni prima, il 17 luglio, sempre lui avrebbe affisso uno scritto anonimo imbottito di minacce all’ingresso di un palazzo in via Roma. Le conseguenze? Il lentatese è stato denunciato per rapina aggravata (quella commessa al bar di Birago), minaccia (per il biglietto affisso fuori dal condominio) e furto con destrezza (per i “Gratta e Vinci” sottratti alla tabaccheria di Camnago). Buone notizie infine per i proprietari del “Bar Sporting” di via Cadorna a Birago, dove è stata consumata l’ultima rapina. Il registratore di cassa, gettato via e poi fatto ritrovare in un cortile di una vicina ditta, è stato riconsegnato dai carabinieri all’esercente almeno non lo dovrà ricomprare. Magra consolazione.

Cristina Marzorati