Per chiarire i dubbi più ricorrenti dei monzesi sulla nuova raccolta differenziata il Cittadino ha posto alcune domande all’assessore all’Ambiente Martina Sassoli
Perché il sacco rosso (quello per l’indifferenziata) è così grande?
«Quello attuale è da 110 litri. Il dimensionamento da 70 è parametrato sulla media di produzione dei nuclei monzesi. Se un nucleo familiare produce minore frazione residua, nulla vieta di conferirlo anche se non pieno. In questo frangente di raccolta dati, un sacchetto più piccolo avrebbe penalizzato i nuclei più grandi, mentre questo non compromette in alcun modo quelli più piccoli».
Non si poteva pensare a un sacco più piccolo dato che la conservazione in casa o sul balcone potrebbe provocare odori sgradevoli?
«Premesso che nel sacco rosso deve essere conferito solo il rifiuto residuo non differenziato, abbiamo incrementato le tipologie di frazioni differenziate. In particolare, per quelle più fastidiose dal punto di vista degli odori, sono stati attivati servizi ad hoc domiciliari – come quello per i tessili sanitari – o a conferimento diretto presso il Centro Ambientale Mobile – come ad esempio le lettiere dei gatti in via sperimentale».
Quante volte passa la raccolta per l’indifferenziata?
«Una volta a settimana».
Per i pannolini è prevista un’ulteriore differenziazione con raccolta più frequente?
«È un sevizio a richiesta, la raccolta è domiciliare e a cadenza quotidiana».
Chi deve portare fuori il sacco?
«Chi lo portava fuori anche prima. È il sacco ad essere tracciato, non la persona che fisicamente lo conferisce».
La Tari diminuirà davvero?
«Nell’anno in corso non è partita la tariffazione puntuale. Qualora questa entrerà in funzione, questa permetterà di premiare chi meglio differenzia e chi produce meno rifiuti».
I sacchi dell’indifferenziata nel corso di servizio di consegna non possono essere consegnati al condominio e non a ogni singola utenza?
«Ogni utente ha ricevuto un foglio con la possibilità di delegare a chiunque voglia il ritiro del proprio kit».
Era necessario cambiare il sistema visto che Monza è una città virtuosa nella raccolta differenziata?
«Non viene cambiato il servizio in sé, ma vengono ampliate le frazioni da avviare a recupero. Monza parte da un buon livello di RD, ma questo nuovo sistema consentirà di migliorare notevolmente gli standard e raggiungere una miglior economia circolare».
Non temete che i rifiuti per strada aumenteranno perché la gente non differenzierà?
«L’abbandono dei rifiuti per strada è un reato. Come se non bastasse l’ammenda da 300 a 3.000 euro, reputiamo che chi si macchia di un simile atto contro l’ambiente e contro la nostra città, non lo faccia di certo in virtù di un nuovo contratto di sevizio di igiene urbana».