Sospensione per trenta giorni dell’attività per una pizzeria di Giussano il cui titolare ad agosto era stato arrestato per spaccio di cocaina, trovata nel barattolo del sale. Martedì 19 ottobre i carabinieri della locale Stazione dell’Arma hanno notificato ed eseguito il provvedimento di chiusura coatta dell’esercizio. A determinare il provvedimento è stato sì l’arresto del titolare 38enne, egiziano, ma anche il successivo sequestro, avvenuto il 27 settembre per falsità ideologica e materiale degli attestati di formazione del personale della pizzeria con contestuale denuncia in stato di libertà del titolare e di un pizzaiolo 30enne.

Si è ritenuto che l’esercizio “ costituisca un grave e concreto pericolo per la sicurezza pubblica” evitabile soltanto “impedendone la frequentazione per un congruo periodo, di persone dedite allo spaccio e al consumo di stupefacenti” dicono dall’Arma. Di qui l’emissione del provvedimento di sospensione provvisoria per trenta giorni dell’attività imprenditoriale così come previsto dall’articolo 100 del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e con emanazione di decreto del questore, Michele Sinigaglia, autorità provinciale di pubblica sicurezza.