Niente più area di servizio lungo la Pedemontana a Desio. La società Pedemontana ha rivisto il progetto e nelle 40 pagine di documento delle “linee guida” per il progetto definitivo 2018, comunicato alcune settimane fa agli amministratori locali, c’è un paragrafo dedicato a Desio: «Si prevede di eliminare dal PD (progetto definitivo) a base di gara la previsione di realizzazione dell’area di servizio di Desio, eliminando lo scavo previsto in PD e proseguendo con la sezione trasversale della trincea adiacente».
Lo stop viene definito un “congelamento”, che comporterà nel complesso un risparmio di 20 milioni di euro. Le nuove linee guida dovranno essere approvate, ma se così fosse, sarà superato il progetto definitivo, stilato nel 2010, che prevede a Desio la presenza di un grande svincolo, il più grande d’Europa e nell’area la realizzazione di servizi commerciali, ristoro e alloggio, rifornimento carburante, sosta e assistenza tir. E un centro direzionale, cioè un complesso di edifici come la sede direzionale, un posto di manutenzione neve,un centro di manutenzione.
«Per ora non commento positivamente questa eliminazione – dice Gianmarco Corbetta senatore dei 5 stelle, che da tempo segue le vicende di Pedemontana – Esulterò quando finalmente tutte le parti in causa prenderanno atto che il progetto Pedemontana è fallito». Il nuovo cda della società, dopo la rescissione del contratto con Strabag, punta ad andare ad una nuova gara entro breve, per portare a termine la grande infrastruttura che collegherà Malpensa alla Bergamasca, per un percorso complessivo di 157 chilometri. Dopo varie vicissitudini, tra cui anche la richiesta di fallimento in Tribunale, e nonostante le difficoltà finanziarie, la società vuole rilanciare il progetto, ridimensionandolo per alleggerire i costi che sono arrivati a quasi 5 miliardi di euro. Lo hanno sottolineato i vertici di Pedemontana e di Cal (Concessioni Autostradali Lombarde) intervenuti settimana scorsa in un’audizione in commissione ambiente della Camera dei deputati.
«Vorremmo ridimensionare l’opera– ha detto in commissione il direttore generale di Concessioni autostradali lombarde spa, Giacomo Melis –. Arriveremo a Vimercate entro il 2023 ». La realizzazione della tratta C, di cui Desio fa parte, è data per scontata. La società intende raggiungere l’obiettivo risparmiando con le modifiche al progetto. Sarà fatta una nuova gara per la realizzazione delle tratte mancanti. Finora è stato realizzato solo il 30 per cento del progetto. «La situazione è complessa – afferma il senatore brianzolo dei 5 Stelle Corbetta – Se verrà rivisto il progetto iniziale, già approvato dal Cipe, allora bisognerà iniziare da capo con l’iter burocratico e questo comporterà un allungamento di altri 3 o 4 anni. Ma entro 12 mesi va approvato il closing finanziario come previsto dal Secondo Atto Aggiuntivo al Piano Economico Finanziario dell’opera. Per questo, al momento, non esulto alla notizia del ridimensionamento del progetto. Le modalità con cui vogliono ridurre il progetto sono illegittime, mentre quelle corrette che andrebbero seguite sono incompatibili con i vincoli del Piano Economico Finanziario».