Pedemontana, la Brianza spinge per le compensazioni: mozione in Provincia, in Regione ok all’emendamento riforestazione

Le ruspe di Pedemontana continuano il loro lavoro, in Brianza tengono banco le prese di posizione della politica per cercare di tamponare i danni ambientali.
Pedemontana Arcore viale Brianza boschi verso Lesmo
Uno dei mezzi di cantiere utilizzati tra Arcore e Lesmo

Le ruspe di Pedemontana continuano il loro lavoro, in Brianza tengono banco le prese di posizione della politica per cercare di tamponare i danni ambientali.

Il gruppo consiliare di centrosinistra Brianza Rete Comune ha depositato una mozione in Consiglio provinciale per impegnare il presidente della Provincia a chiedere a Regione Lombardia la costituzione di un fondo regionale integrativo a sostegno delle compensazioni ambientali previste lungo le tratte B2 e C dell’Autostrada Pedemontana Lombarda.

Pedemontana, la Brianza spinge per le compensazioni: il gruppo Brianza Rete Comune chiede l’istituzione di un fondo integrativo della Regione

«Il fondo stanziato nel 2009 – spiega il consigliere Giorgio Garofalo di Brianza Rete Comune – è oggi del tutto inadeguato a coprire i costi reali, fortemente aumentati negli anni, in particolare per gli espropri e per le materie prime e le lavorazioni necessarie per la realizzazione dei progetti di rigenerazione ecologica. Insistiamo nel ribadire il valore strategico delle compensazioni ambientali nella nostra provincia già fortemente urbanizzata”, continua Garofalo, che aggiunge: “Per rimediare, almeno in parte, al danno provocato dalla realizzazione dell’autostrada, la Brianza ha necessità di nuovi rimboschimenti e riqualificazioni ecologiche, infrastrutture verdi e interventi per l’incremento della biodiversità, opere che assumono un ruolo decisivo per la ricucitura e la tutela del territorio».

Brianza Rete Comune chiede quindi che Regione Lombardia, “in occasione della prima variazione utile di bilancio, o tramite mandato ad Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, di cui detiene oltre il 74% delle quotepromuova la costituzione di un fondo integrativo per rafforzare la dotazione economica per le compensazioni ambientali delle tratte B2 e C, raddoppiando l’attuale disponibilità.
“La proposta prevede che tali risorse aggiuntive vengano ripartite secondo i medesimi criteri di proporzionalità già applicati e vincolate esclusivamente alla realizzazione di interventi ambientali, con particolare attenzione ai progetti di rinaturalizzazione, piantumazione, recupero di aree marginali e corridoi ecologici”, spiega una nota.

«Come gruppo provinciale sottolineiamo l’essenzialità di garantire un adeguamento delle risorse destinate alle compensazioni ambientali per evitare che la realizzazione di un’opera devastante come Pedemontana comprometta irreversibilmente gli ecosistemi e la qualità della vita nelle aree attraversate. Chiediamo alla Provincia di farsi promotrice di un’iniziativa che riguarda l’interesse generale del territorio brianzolo. Le compensazioni ambientali non sono un optional: sono il minimo necessario per risarcire territori già fragili e densamente urbanizzati. Serve uno sforzo concreto da parte di Regione Lombardia affinché le comunità locali non restino sole ad affrontare gli impatti ambientali e sociali dell’infrastruttura», aggiunge il capogruppo del centrosinistra Vincenzo Di Paolo.

Pedemontana, la Brianza spinge per le compensazioni: sette milioni e mezzo previsti dall’emendamento del centrodestra in Regione

Sette milioni e mezzo di euro intanto nei giorni scorsi sono stati destinati dal Consiglio regionale a riparare i danni ambientali lasciati dagli sbancamenti del territorio, boschivo e non, di Pedemontana. È l’emendamento presentato dal capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Alessandro Corbetta, e approvato da parte di tutto il centrodestra, che prevede di mantenere la somma – quella che riguarda le compensazioni forestali e non ambientali in senso lato che Pedemontana deve versare direttamente nelle casse di Regione Lombardia – sul territorio brianzolo. La legge, infatti, non prevede che quanto versato venga poi automaticamente ridestinato al territorio interessato, ma lascia al Pirellone una certa discrezionalità.

Sette milioni e mezzo che dovrebbero compensare, almeno parzialmente, le profonde ferite lasciate nella Brianza interessata dal percorso dell’autostrada nel territorio arcorese, lesmese e vimercatese.

Il capogruppo leghista, che è stato primo firmatario dell’emendamento votato in Consiglio regionale nell’ambito dell’approvazione della Legge ordinamentale 2025, si dichiara più che soddisfatto: «Nello specifico – spiega Corbetta – il testo approvato sancisce che per le opere che prevedono oltre dieci ettari di boschi trasformati vi sia una procedura specifica di utilizzo dei fondi derivanti dagli indennizzi versati a Regione Lombardia per il taglio delle aree verdi e prevede di destinare questi fondi nelle province interessate dal passaggio dell’opera. I progetti da realizzare dovranno essere concordati con Regione Lombardia e consisteranno nella ricostituzione dei boschi, nel miglioramento della connessione tra foreste e reti ecologiche e negli interventi sul miglioramento delle acque, lavori che dovranno essere realizzati sul territorio in cui è stata trasformata l’area precedentemente boschiva. Credo che il prossimo passo sia quello di mettere al tavolo la provincia di Monza e Brianza, i Comuni interessati dalla trasformazione delle aree verdi e Regione Lombardia per iniziare a definire i progetti ambientali da realizzare con queste risorse».
Quindi, bypassato il rischio che i fondi andassero anche a territori di altre province, ora tocca ai Comuni presentare progetti di riforestazione.
Restano sul tavolo le proposte avanzate negli scorsi mesi dalle associazioni ambientaliste locali che avevano chiesto, oltre alla costituzione di un nuovo parco regionale per le aree confinanti con Pedemontana, anche che una parte dei pedaggi futuri fossero destinati al capitolo verde.

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