Ospedale e Casa di Comunità a Giussano: «Un polo sanitario storico diventa cittadella dei servizi» – VIDEO

Letizia Moratti, vice presidente e assessore al Welfare di regione Lombardia ha inaugurato nella mattinata di giovedì 14 aprile, la Casa e l’ospedale di Comunità di Giussano.
Letizia Moratti all'inaugurazione della casa comunità di Giussano
Letizia Moratti all’inaugurazione della casa comunità di Giussano Paolo Volonterio

Letizia Moratti, vice presidente e assessore al Welfare di regione Lombardia ha inaugurato nella mattinata di giovedì 14 aprile, la Casa e l’ospedale di Comunità di Giussano e poi la Casa di Comunità di Vimercate. Presente anche l’assessore regionale Fabrizio Sala.

Sono le prime strutture di questo genere gestite da Asst Brianza. Il piano dell’azienda, su tutto il territorio presiede a 52 comuni con una popolazione residente di oltre 700 mila abitanti, prevede, a regime, entro il 2024, 15 case di comunità e due ospedali di Comunità: Giussano e Limbiate.

A seguito della legge regionale di potenziamento della sanità lombarda, in regione sono previste 218 case di comunità, 71 ospedali di comunità, e 101 centrali operative territoriali.

I comuni che fanno capo i alla Casa di Comunità di Giussano, in una fase iniziale, in attesa della completa attivazione delle restanti strutture sul territorio, sono Giussano e Seregno, con una popolazione di riferimento di circa 71 mila abitanti.

GLI INTERVENTI DI MORATTI E CITTERIO

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”Con l’inaugurazione della Casa di comunità e dell’ospedale di Giussano – ha detto la vicepresidente Moratti – accompagniamo l’evoluzione di un polo sanitario storico che diventa una cittadella dei servizi, nello spirito della nostra legge 22 di potenziamento della sanità territoriale, approvata da Regione e dal Governo. L’obiettivo della nostra ‘riforma’ è la costruzione di Case di comunità in cui viene presa in carico la persona e la sua famiglia e non solo la malattia, realizzando così una piena accoglienza e un efficace orientamento del paziente. In questo ambito è determinante il lavoro di squadra in cui sono protagonisti gli infermieri di famiglia, i medici e tutto il personale sanitario”.

La struttura ha sede nel presidio territoriale di via Milano, a Giussano. Alla Casa di Comunità sono presenti:servizio di front office e accoglienza, in cui è possibile prenotare visite, acquisire informazioni, pagare il ticket mediante Pos.

Servizio di cure primarie, con spazi e ambulatori a disposizione dei medici di medicina generale, per svolgere attività rivolta ai propri pazienti e attività di consulenza con i professionisti dell’Asst.

Attualmente sono impegnati due medici del “corso regionale di medicina generale” (Polo didattico di Ats Brianza) che seguono 600 pazienti ciascuno.

Punto unico di accesso (PUA): dove è previsto l’accesso per pazienti fragili che hanno necessità di essere presi in carico dalla rete dei servizi sociosanitari.

Gli operatori raccontano di un episodio che conferma la qualità del servizio: una donna, con un genitore in pieno decadimento cognitivo, si è rivolta alla struttura. È stata accolta al Pua che si è fatto carico delle problematiche evidenziate dalla signora, orientandola all’interno della rete dei servizi socio sanitari e mettendole a disposizione lo specialista neurologo per una valutazione del genitore.

Ambulatorio infermieri di famiglia e di comunità: si presta assistenza alla persona e ai care-giver che necessitano di interventi infermieristici di tipo tecnico e di educazione alla salute.

Ambulatori specialistici: in cui sono a disposizione dei medici di medicina generale del territorio di riferimento della Casa della Comunità, i medici specialisti dell’area della cronicità per visite specialistiche. Sono presenti, inoltre, attività ambulatoriali in campo cardiologico,diabetologico,neurologico, internistico, ginecologo/ostetrico, oculistico, chirurgico, ortopedico, fisiatrico.

Presso la Casa di Comunità sono impegnati una ventina di operatori fra medici, infermieri, assistenti sociali, amministrativi.

Parte integrante della Casa di Comunità sono il Punto Prelievi, il Servizio di Protesica, la Commissione Invalidi

L’Ospedale di Comunità di Giussano attualmente è stato avviato con una disponibilità di 20 posti letto del reparto di sub acuti già attivo presso il presidio ospedaliero territoriale.

Il progetto complessivo prevede la riconversione di questi letti in degenza di comunità livello avanzato e, al termine dei lavoro previsti nel progetto, l’attivazione di ulteriori 20 posti letto di degenza di comunità livello base.

Parte integrante dell’Ospedale di Comunità di Giussano è l’Hospice, con 19 posti letto e uno tra i più alti tassi di occupazione di Regione Lombardia (500 circa i ricoveri all’anno e 700, sempre nello stesso periodo, i pazienti seguiti a domicilio dal personale della struttura).

Insistono su Giussano, inoltre, un progetto di telemedicina (avviato da tempo) rivolto ai soggetti fragili e cronici che hanno una patologia cardiaca o che vivono problematiche aritmologiche e servizi per la Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza.
Qui si seguono, in particolare, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento che coinvolgono l’abilità di lettura, scrittura e calcolo. In questo ambito nel 2021 sono state quasi 4.000 le prestazioni erogate.

Vale la pena ricordare anche che il Presidio è sede in Brianza (insieme al San Gerardo) di attività di prima visita e screening dei rifugiati ucraini (adulti e minori) accolti sul territorio. L’attività riguarda anche l’esecuzione di tamponi e la somministrazione vaccinale.

Il direttore generale di Asst Brianza Marco Trivelli, assente all’inaugurazione, è intervenuto con un messaggio – letto durante l’evento di Giussano – con cui ha sottolineato l’impegno dell’Asst Brianza per dare vita al progetto.

“Ci sono due bisogni dai quali nasce il movimento di riforma nazionale e regionale che porta alla costituzione delle case di comunità: il primo è che essere malati implica spesso percorsi importanti e il fatto di rivolgersi a diversi punti di cura – ha scritto – Poi di curare in ambito extra-ospedaliero; uno dei grandi rilievi mossi durante la pandemia è stata l’assenza, fuori dagli ospedali, di fare diagnosi e cura, quindi la funzione che possiamo definire di cura in senso stretto. Qui stiamo provando a realizzare anche questo scopo”.

“Il principale valore delle case della comunità – ha detto Guido Grignaffini, direttore socio sanitario di Asst Brianza – che abbiamo aperto a Vimercate e Giussano e delle prossime in previsione risiede nell’integrazione dei professionisti della salute e dell’offerta socio sanitaria di tutta l’area della Brianza che afferisce alla nostra Asst (medici di medicina generale e specialisti ospedalieri, infermieri di famiglia, assistenti sociali, psicologi). L’obiettivo è dare una risposta a trecentosessanta gradi e a tutto tondo ai bisogni delle persone, soprattutto ai soggetti più fragili e ai malati cronici. Attraverso i lavori strutturali, gli investimenti tecnologici e la telemedicina mettiamo a disposizione degli operatori il contesto ideale per questa sfida di potenziamento e sviluppo del territorio, all’altezza della domanda e delle aspettative di salute dei cittadini.

Il sindaco di Giussano Marco Citterio:“L’ospedale di Comunità aperto presso il presidio di Giussano rappresenta un passaggio decisivo per riattivare la nostra struttura territoriale ed avvicinare i servizi essenziali ai cittadini, così da favorire una connessione sempre più stretta fra presìdi sanitari e medici di base, il tutto nell’interesse del paziente e dell’utente. Come amministrazione comunale, abbiamo particolarmente a cuore l’importanza della medicina territoriale e siamo in stretto contatto con Asst e Regione Lombardia per la valorizzazione della nostra struttura sanitaria. Già in queste prime settimane di apertura, l’Ospedale di Comunità ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio brianzolo.La presenza dell’Ospedale di Comunità rafforza le prestazioni sanitarie sul territorio e migliora la salute della popolazione attraverso lo sviluppo delle cure intermedie riducendo ricoveri in ospedale”.