Ospedale di Monza e Ordine di Malta, alleanza per chi vive in strada contro l’epatite C

Avviata una collaborazione tra Asst Monza e volontari Cisom MB per offrire percorsi di cura per l’epatite C alle persone senza fissa dimora. Da venerdì in campo medici specialisti in malattie infettive e volontari.
Corpo Italiano di Soccorso dell'ordine di Malta – CISOM Seregno Monza
Corpo Italiano di Soccorso dell’ordine di Malta – CISOM Seregno Monza

Una nuova collaborazione tra l’ospedale e il territorio circostante per offrire percorsi di cura per l’epatite C alle persone senza fissa dimora, che fanno vita da strada. A partire da venerdì 25 marzo scenderanno in campo medici specialisti in malattie infettive dell’Asst Monza e volontari Cisom MB (Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta gruppo Monza Brianza), realtà, quest’ultima, appartenente alla rete di Monza.Con, un servizio a bassa soglia coordinato dal Comune di Monza, attivo nel capoluogo brianteo e in aree limitrofe.

Cisom MB ha all’attivo vari progetti sull’area di Monza e Brianza per le persone che vivono in stato di grave emarginazione sociale. In particolare, è presente con una Unità mobile Infermieristica nell’area della stazione di Monza che opera una volta alla settimana. La collaborazione con l’Asst nasce dal bisogno di coniugare la capacità dell’unità di strada di Cisom MB di intercettare i bisogni di salute di una popolazione spesso “invisibile” ai servizi con l’apertura delle Malattie Infettive dell’azienda socio sanitaria territoriale per curare condizioni croniche invalidanti come l’epatite C.

I medici, quindi, usciranno dai loro ambulatori per andare di sera sull’unità mobile con i volontari Cisom MB (medici infermieri e soccorritori), a proporre test rapidi salivari per l’epatite C alle persone che vivono in strada o nei dormitori. In caso di riscontro di test positivo, la persona sarà accompagnata in Malattie Infettive nei giorni seguenti per una effettiva presa in carico. Il progetto, il cui referente è il dottor Alessandro Soria, si inserisce tra le numerose collaborazioni che ospedale e territorio stanno portando avanti negli ultimi 3 anni e mezzo con l’unità delle Malattie Infettive impegnata a favorire l’emersione del sommerso HCV.

Per raggiungere l’eradicazione dell’epatite C, oggi facilmente curabile con 2-3 mesi di farmaci molto ben tollerati, la comunità scientifica ritiene che sia necessario puntare soprattutto su persone che hanno avuto condotte a rischio, in particolare persone che usano o hanno usato droghe (PUD). Lo screening, l’aggancio al centro di cura (linkage to care), e il trattamento dell’epatite C in questi ambiti (Servizi per le dipendenze – SERD, carcere, unità di strada) rappresentano uno dei pilastri della strategia globale per l’eradicazione dell’epatite C, fatta propria anche dal Ministero della Salute e da Regione Lombardia.

“Da anni le Malattie Infettive di Monza – spiega il professor Paolo Bonfanti, Direttore dell’Unità operativa di Malattie Infettive della Asst Monza – si sono attrezzate per mettere in rete i servizi e portare le persone alla diagnosi e alla cura. La collaborazione con Cisom MB è un ulteriore tassello di questo difficile ma sfidante percorso”.