Entro la metà di ottobre si saprà se i cavalcavia di via Manzoni e di via San Benedetto a Cesano Maderno e il ponte 26, svincolo di Meda, potranno continuare a sopportare l’attuale carico di traffico oppure si renderanno necessarie delle limitazioni. È il primo dato certo delle prove di carico in corso in queste settimane sui tre ponti della superstrada Milano-Meda e volute dalla Provincia di Monza e Brianza, ente titolare del tratto brianzolo della strada.
L’importante arteria di traffico sarà ancora parzialmente chiusa dalle 21 di lunedì 24 settembre alle 5 di martedì 25 settembre, per consentire le prove di carico sul ponte 26 svincolo di Meda. Un’operazione che verrà ripetuta tra le 21 di giovedì 27 settembre e le 5 di venerdì 28 settembre sul ponte di via Manzoni a Cesano Maderno.
Giovedì 20 settembre i tecnici Rti Akron-Ceas, il presidente della Provincia Roberto Invernizzi, i sindaci di Cesano Maderno Maurilio Longhin e di Bovisio Masciago Giuliano Soldà e il consigliere regionale Pd, ex presidente della Provincia, Gigi Ponti il Cittadino ha visionato il sistema utilizzato per registrare i movimenti del ponte a “pieno carico”, in questo caso in via San Benedetto a Cesano.
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Nelle ore dello stop alla circolazione code interminabili per gli automobilisti in arrivo da Milano, costretti a uscire a Binzago, o in arrivo da Como, costretti a svincolare a Seveso: in tanti informati dello stop al traffico notturno dalle 21 alle 5 del mattino hanno deciso di evitare subito la superstrada e di ripiegare sulla viabilità locale, intasandola. Una prova fin troppo chiara che se la superstrada venisse interdetta al traffico di passaggio, la viabilità dei comuni limitrofi sarebbe letteralmente al collasso.