È un ritorno “a casa”, in un certo senso quello dell’Associazione ostetriche Felicita Merati di Nova Milanese. Un ritorno a casa perché Felicita Merati era novese. Era una giovane donna, moglie e madre di un bambino, alla quale, poco dopo aver scoperto di essere di nuovo incinta del secondo figlio, viene diagnosticato un tumore. Felicita era nata il 17 maggio del 1955, a quaranta anni la duplice dolceamara diagnosi. Ma Felicita sceglie la vita che ha in grembo, qualsiasi cura avrebbe messo a repentaglio la vita del figlio che nasce, ma lei non ce la fa e viene a mancare l’8 settembre del 1995. Tre anni più tardi si costituisce l’associazione di ostetriche che porta il suo nome. «È stato un desiderio delle ostetriche che hanno avuto modo di seguire Felicita per tutta la gravidanza -ha raccontato Marica Riva, attuale presidente dell’associazione-. La prima sede è stata a Milano, nell’attuale quartiere Isola, nel 2013 abbiamo aperto una nuova sede a Monza e dal 2021 siamo molto contente di essere a Nova, all’interno dello Studio Scuratti 1, di via Scuratti».
Felicita Merati: un team tutto al femminile

Diverse le proposte dell’associazione che può contare su un team tutto al femminile, composto da otto ostetriche: Loredana e Alice che hanno fondato l’associazione, Marica, Rita, Laura, Martina, Isabel e Silvia. In via Scuratti si propongono incontri a tema per le neomamme, uno spazio allattamento, libero, tutti i lunedì mattina, incontri di preparazione al parto rivolti ad entrambi i genitori. «Per noi è molto importante che la preparazione sia condivisa -ha continuato Marica Riva-. Il nostro modello di ispirazione è sempre Felicita, lei ha fatto una scelta e ogni giorno la confermava anche se era una scelta che “smuoveva” molto all’interno. Le genitorialità è così: ogni volta che mi alzo la mattina, dico a me stessa “ci sto”, la coerenza è molto importante quando si è genitori».
Felicita Merati: il gruppo sta crescendo
Un’associazione che segue le mamme, e i papà, in un momento così delicato in cui la gioia può anche essere affiancata da qualche timore e dall’accettazione del cambiamento del proprio corpo. «La gestazione si può dividere in tre trimestri -ha proseguita Riva-: nel primo trimestre la donna deve acquistare la consapevolezza del cambiamento del proprio corpo, nel secondo trimestre si segue l’onda di questo cambiamento e lo si percepisce all’interno, nel terzo trimestre ci si sente ingombranti e bisogna avere la pazienza di attendere il momento». Uno spazio che è cresciuto molto in poco più di un anno. «All’inizio eravamo in tre -ha proseguito Marica-: l’ultimo incontro eravamo in dodici». E non mancano progetti per il futuro. «Ci piacerebbe portare un corso di primo soccorso neonatale» ha concluso la presidente Riva. L’associazione è su Instagram come associazione ostetriche Felicita Merati. Da lunedì riprende lo spazio allattamento, l’accesso è libero, presso lo Studio Scuratti, in via Scuratti.