«Lo stop alla fusione di Cem con Bea non è merito di Francesco Sartini». Questa è la replica del comitato di controllo di Cem, che nella mattina di sabato 16 dicembre ha convocato una conferenza stampa per rispondere alle affermazioni del sindaco pentastellato di Vimercate, che venerdì pomeriggio ha sostenuto come la mancata aggregazione delle due società, che si occupano in Brianza dello smaltimento dei rifiuti, sia stato il frutto della sua battaglia cominciata dopo essere stato eletto primo cittadino di Vimercate.
«Abbiamo fatto approfondimenti su questa possibilità di fondere le due aziende da dicembre 2014 a oggi – ha replicato in conferenza il presidente del comitato di controllo Vincenzo Rocco, sindaco di Masate – e giovedì sera in assemblea abbiamo votato con molti altri sindaci che utilizzano i servizi di Cem per bloccare questo processo perché non ci sono le condizioni per farlo. Rimaniamo però sempre disponibili ad aggregare nuovi Comuni che vogliano utilizzare i servizi di Cem e ci tengo a ribadire che le nostre scelte non derivano assolutamente da pressioni politiche, ma abbiamo la piena autonomia decisionale».
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Parole cui ha dato sostegno anche il collega di Villasanta Luca Ornago, che ha evidenziato come «le strade possibili erano due: o fermarci come è stato fatto o fare ulteriori approfondimenti». A entrare più nel merito delle parole e del comportamento di Sartini ci hanno pensato Ezio Colombo, sindaco di Agrate, e Riccardo Borgonovo a capo della giunta di Concorezzo. «Sartini non può e non deve abusare della credulità popolare con le sue dichiarazioni – ha affermato Colombo -. Non è accettabile che quando si riunisce con il comitato che rappresentiamo condivida quello che diciamo e poi esponga l’esatto opposto. Il comitato non deve guardare al singolo paese, ma a tutto il territorio in senso più ampio e noi tutti collaboriamo da anni perché Cem possa portare dei benefici a tutti i cittadini dei vari Comuni. Non bisogna fare battaglie politiche su questioni di interesse comune. Tra l’altro Vimercate è sempre stato il nostro riferimento per temi che interessano la nostra area e adesso non è più così. Se Sartini continuerà su questa strada mi muoverò con molta cautela».
Sulla stessa linea di pensiero anche Borgonovo. «Il nostro collega con le sue affermazioni mi ha sorpreso molto perché deve capire che Vimercate non finisce con i suoi confini geografici, ma su alcune scelte tocca tutti i paesi circostanti. Tra l’altro la decisione di non continuare a fondere Cem e Bea non è da imputare alla presenza dell’inceneritore di Desio di proprietà di Bea come ha sottolineato a più riprese Sartini – ha chiosato il primo cittadino concorezzese -. Noi abbiamo voluto coinvolgerlo nel nostro comitato e non eravamo tenuti a farlo. Le sue dichiarazioni non le condividiamo affatto, noi dobbiamo guardare a tutto il territorio».