Gestione rifiuti: Cem non si fonde più con Bea

L’assemblea del Consorzio Cem giovedì ha deliberato di interrompere l’iter di fusione con la società desiana che ha l’inceneritore. Soddisfazione del sindaco vimercatese Francesco Sartini, amarezza nel Pd regionale.
Cavenago Brianza consorzio Cem
Cavenago Brianza consorzio Cem Fabrizio Radaelli

Si ferma il percorso di fusione tra Cem e Bea e, nella Vimercate a 5 Stelle, è la svolta verso un nuovo indirizzo per i servizi dei rifiuti urbani. Giovedì sera l’assemblea dei Comuni soci di Cem ha approvato a larga maggioranza di interrompere l’iter di fusione con Bea, proprietaria dell’inceneritore di Desio.

Un risultato accolto con soddisfazione dal sindaco di Vimercate Francesco Sartini che l’ha rivendicato come frutto della battaglia avviata dal Movimento 5 Stelle contro l’inceneritore e a favore di politiche “Rifiuti Zero” e che, da metà 2016 dopo la vittoria elettorale, si era tradotta nell’opposizione dell’Amministrazione pentastellata vimercatese alla fusione con Bea, e del conseguente ingresso di Cem nella proprietà dell’impianto di Desio, al punto da avviare il tentativo di una “Vimexit”, di uscita di Vimercate da Cem, ora superato.

“Ora si può ripartire – ha detto Sartini – e Vimercate potrà avere un ruolo di stimolo e sperimentazione per fare avanzare la gestione dei rifiuti sia per una migliore tutela ambientale sia per maggiori benefici economici”.

Laura Barzaghi e Fabio Pizzul, consiglieri regionali del Pd, esprimono « amarezza per la fine di un percorso di fusione che avrebbe generato benefici per un territorio già virtuoso nella gestione dei rifiuti come quello della Brianza e della Martesana. È una grande occasione persa. Siamo convinti che i comuni, sulla base dei positivi risultati di questi anni, sapranno comunque proseguire il loro impegno per un ciclo dei rifiuti sempre più sostenibile e rispondente alle esigenze dei territori».