Muggiò: “dimentica” 30 centesimi della multa, costretto a pagare 215 euro

Disavventura per un automobilista sanzionato a Muggiò: sbaglia il pagamento per 30 centesimi, deve pagare 215 euro perché sono trascorsi sessanta giorni dalla notifica
Il semaforo intelligente di via Erba
Un semaforo: l’automobilista è passato con il rosso

Dura lex sed lex. Già, la legge può essere dura, ma è pur sempre legge. Anche quando si tratta di dover versare più di duecento euro per un errore da trenta centesimi. È quanto è accaduto a un cittadino residente nel milanese, che ha contattato ilcittadinomb.it per una disavventura avvenuta a Muggiò, dove qualche mese fa gli era capitato di passare.

La multa a Muggiò per il semaforo rosso e l’errore nel pagamento

E dove, purtroppo – come ci ha raccontato – aveva commesso un’infrazione del codice stradale, passando con il rosso ad un semaforo: «Giustamente – prosegue – è arrivata la contravvenzione da pagare e io mi sono affrettato a saldare il debito, visto che pagando entro cinque giorni dalla ricezione della notifica è possibile avere una cifra ridotta, rispetto al totale», che ammontava a 351 euro e 50 centesimi.

La multa a Muggiò, troppo tardi per ravvedersi: “Scaduto il sessantesimo giorno dalla notifica”

Entro cinque giorni, invece, la somma della multa da corrispondere al Comando della Polizia locale di Muggiò sarebbe stato di 135,90 euro: «Così ho pagato la cifra indicata, pensando che tutto fosse andato a buon fine». Invece, qualche mese più tardi ecco una seconda, amarissima, notifica da Palazzo Isimbardi, in cui si legge: «Da una verifica contabile risulta che il verbale in oggetto risulta “Parziale pagamento”. La cifra da Lei versata a mezzo bonifico di euro 135,60 deve essere integrata». Di quanto? Teoricamente di 30 centesimi, ma «essendo ormai scaduto il termine del sessantesimo giorno dalla notifica – continua il documento – occorre versare la differenza tra euro 351,50 e ciò che ha già versato, ammontante a euro 135,60». Cioè, complessivamente 215,90 euro di saldo.

La multa a Muggiò: “Un errore di digitazione, un 6 al posto del 9”

«Nel pagamento – prosegue comunque serenamente il cittadino – c’è stato un errore di digitazione: ho premuto 6 al posto di 9. Ho provato a contattare il Comando, spiegando che avrei versato i 30 centesimi mancanti, aggiungendo gli interessi, ma non c’è stato nulla da fare». In effetti, burocraticamente – gli hanno spiegato i vigili – non si poteva fare niente, nonostante l’evidente buona fede: «Speravo in una maggiore flessibilità, ma purtroppo la burocrazia in Italia non lascia scampo. Pazienza». La mancanza del lieto fine non ha, comunque, intaccato il suo senso civico: «Cosa ho fatto? Ho saldato il conto, naturalmente».