Il padrone di casa all’Auditorium del quartier generale della Pirelli alla Bicocca di Milano in occasione della presentazione ufficiale del Milano Monza Open Air Motor show, il grande salone “dinamico” che sarà ospitato prevalentemente in autodromo il prossimo giugno e che andrà a sostituire un’analoga, e fortunata, iniziativa nata e sviluppatasi nel ultimi cinque anni a Torino.
Marco Tronchetti Provera è amministratore delegato e vice presidente esecutivo dell’azienda leader mondiale nella produzione di pneumatici. Ha accettato di farsi intervistare da il Cittadino.
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Cosa rappresenta per Pirelli il nuovo Open Air Motor show che si terrà nel 2020 a Monza?
Pirelli è nata a Milano, ormai quasi 150 anni fa. Ed è a Milano che ancor oggi hanno sede tutte le nostre funzioni principali, compreso il reparto di ricerca e sviluppo. Qui vengono progettati non solo i pneumatici per la Formula 1, ma anche gli altri nostri prodotti che coniugano prestazioni, sicurezza e sostenibilità. Per questo motivo ci fa piacere essere tra i protagonisti di questo evento innovativo. La sua formula “Open Air” lo renderà una vera e propria festa per gli amanti dei motori e non solo un appuntamento per addetti ai lavori.
I grandi saloni Internazionali sono in crisi. Crede che il Motor Show di Monza possa rappresentare il futuro per questo tipo di esposizioni?
I motor show, nelle loro formule più tradizionali, stanno vivendo un periodo difficile. Per questo gli organizzatori stanno cercando nuove modalità per offrire alle aziende opportunità concrete e funzionali. Il nuovo Milano – Monza Open Air Motor Show porta nel suo stesso nome novità importanti.
Gli organizzatori si aspettano 500mila visitatori. Pochi mesi dopo, a Milano, ci sarà come tradizione l’Eicma. Possiamo a questo punto parlare di un distretto-vetrina dell’auto e delle moto che sta per nascere tra Milano e Monza?
Milano, ma anche l’Autodromo di Monza, hanno scritto la storia della mobilità. Il nuovo Motor Show ed Eicma saranno gli appuntamenti di riferimento, ma non sono gli unici che ruotano attorno a Milano. Qui c’è molta attenzione anche per le auto d’epoca, un settore in continua crescita. Credo che Milano saprà dare organicità a tutti gli appuntamenti, cosa che ha già dimostrato di saper fare molto bene con la moda e il design.
Gp di Formula 1, Salone dell’auto, tappa del Dtm. Il 2020 sarà un anno ricco di eventi per l’autodromo di Monza. Dopo tanti anni di polemiche e futuro a rischio, può essere davvero arrivato il momento per l’apertura di una nuova, grande, stagione per la pista monzese?
Monza è la storia stessa della velocità e rimarrà sempre un punto di riferimento irrinunciabile. È il secondo circuito più antico del mondo, è la pista dove sono state scritte storie leggendarie. Nel calendario di Formula 1, per esempio, è fra le tappe più attese. Vedere che anche altri campionati continuano a tenerlo in agenda non può che far piacere a ogni amante dei motori.
L’ultimo Gp ha consacrato la stella di Leclerc. È lui il futuro della Ferrari? E come vede il campionato del mondo? Sarà possibile spezzare il dominio Mercedes?
Il merito di Leclerc è stato quello di aver saputo ravvivare la passione dei tifosi Ferrari, ma anche di aver riacceso la competizione. Credo che gliene siano grati gli appassionati di Formula 1 e del motorsport in generale. A prescindere da chi vince, l’importante è continuare su questa strada che sta riportando spettatori nelle tribune e davanti agli schermi. Lo spettacolo della Formula 1 ha bisogno di questo.
Pirelli è oggi leader nelle competizioni sportive. Come proseguirà in futuro questo impegno? Ci sarà sempre un maggiore coinvolgimento?
Per Pirelli il motorsport è un’area strategica perché ci consente di studiare e affrontare situazioni limite e di sviluppare soluzioni adatte alle automobili di tutti i giorni. È un laboratorio a cielo aperto per i nostri ingegneri. Ma è anche una delle occasioni in cui ci troviamo a collaborare con le principali case automobilistiche premium e prestige, il nostro mondo di riferimento. E poi è il campo in cui meglio si esprime la nostra passione per i motori. Il motorsport è nel DNA stesso di Pirelli e continuerà a esserlo.
Sta cambiando anche la mobilità, la direzione principale è quella della sostenibilità ambientale, e questo ha inevitabili conseguenze anche per Pirelli. Come vede il mercato dell’auto, e delle moto, nel prossimo futuro?
Le tecnologie che studiamo e sviluppiamo vanno in due direzioni: da una parte la ricerca della massima prestazione, dall’altra la sicurezza e la sostenibilità dei nostri prodotti e dei sistemi produttivi. È essenziale la capacità di adattamento alle esigenze della nuova mobilità e su questo puntiamo moltissimo. I veicoli stanno cambiando molto rapidamente e tutta la filiera sta lavorando verso una maggiore sostenibilità, pur senza tralasciare l’aspetto emozionale. È una strada obbligata che Pirelli percorre con convinzione. E il nostro recente ritorno nel settore dei pneumatici da bicicletta con Pirelli Velo è un’altra tappa in questa direzione.