Monza: via libera al progetto definitivo per l’ex Borsa, la piccola Pompei monzese

Ultimi passi amministrativi prima dell’apertura della gara per il recupero dell’ex Borsa della Villa reale di Monza, edificio destinato al liceo Valentini inagibile da una decina d’anni.
Monza Edificio Ex Borsa
Monza Edificio Ex Borsa Fabrizio Radaelli

«Se tutto va bene i lavori di riqualificazione dell’ex Borsa potrebbero partire entro l’estate». Il vicesindaco Simone Villa abbozza il cronoprogramma dell’intervento atteso da una decina di anni dagli studenti e dagli insegnanti del liceo artistico Nanni Valentini: nei giorni scorsi la giunta ha approvato il progetto definitivo del recupero dell’edificio che ora dovrà essere trasformato in esecutivo dal raggruppamento temporaneo Litos Progetti srl che l’ha redatto. A quel punto serviranno un paio di settimane per validarlo e per la verifica finale: a febbraio, quindi, il Comune dovrebbe pubblicare la gara per la realizzazione dei lavori del valore di 7.962.000 euro, cofinanziati nel 2017 dalla Regione con 3.981.000 euro nell’ambito del Patto per la Lombardia.

«Sarà – afferma Villa – una gara importante che, per il suo importo, susciterà parecchio interesse tra le imprese. Incrociamo le dita e auspichiamo che non ci siano sorprese al momento del controllo dei documenti né ricorsi» presentati da chi non riuscirà ad aggiudicarsi il contratto.

Il cantiere dovrebbe richiedere poco meno di un paio di anni: «I lavori – spiega il vicesindaco – saranno più rapidi della durata della gestazione del progetto che, per la sua peculiarità, abbiamo affidato a professionisti esterni. Nel 2019, dopo aver assegnato l’incarico, è cominciata una sequela infinita di richieste di permessi» partita con la Sovrintendenza e proseguita con Brianzacque e Vigili del fuoco che hanno dovuto autorizzare la deroga all’impiego di materiali particolari.

Monza: via libera al progetto definitivo per l’ex Borsa, la piccola Pompei monzese
Monza Edificio Ex Borsa

«Nonostante le lungaggini – aggiunge l’assessore – non ci siamo lasciati prendere dallo sconforto. L’ex Borsa non solo serve come il pane al Valentini, ma da decenni rappresenta una brutta cartolina da sistemare per chi percorre via Boccaccio». Gli operai che interverranno dovranno prima consolidare staticamente l’immobile, inagibile da una decina di anni, poi riqualificarlo dal punto di vista edile, quindi rifare gli impianti rispettando le prescrizioni dettate dalla Sovrintendenza. «Ricaveranno – prosegue Villa – alcune decine di aule e di laboratori, oltre agli spazi riservati ai docenti: lo stabile sarà calibrato in modo funzionale alle esigenze della scuola». Il recupero non risolverà, però, uno dei problemi del liceo che anche in futuro non avrà una palestra adeguata: «Non c’è – nota il vicesindaco – la possibilità tecnica di ricavarla nell’ex Borsa. Gli alunni dovranno, quindi, continuare a utilizzare l’impianto della Forti e Liberi».

Villa lancia poi una stoccata alla Provincia: il Comune, commenta, continuerà a prestare attenzione alle esigenze del liceo benché non abbia la competenza sugli istituti superiori. «Abbiamo portato avanti – precisa – la scelta compiuta dalla passata amministrazione. Stiamo facendo uno sforzo per dare una risposta alla scuola, sia perché siamo comproprietari dell’ex Borsa, sia per il prestigio del Valentini» attestato dalla crescita delle iscrizioni degli ultimi anni.