Sulla questione dell’allontanamento dalla riunione on line dei cittadini di San Fruttuoso (tra cui anche la vicecoordinatrice, Daniela Colombo), che lo scorso 30 giugno avrebbero voluto assistere ai lavori della commissione consiliare politiche del territorio, è intervenuto con un lungo post su Facebook anche Beppe Natale, del gruppo Cittadini attivi San Fruttuoso.
«La consulta di San Fruttuoso da tempo non esprimeva al meglio il suo potenziale. Alcuni cittadini attivi si sono inscritti proprio per provare a cambiare le cose, in primis il coordinatore, che male si approcciava a tanti cittadini che avevano in passato abbandonato la consulta per questi comportamenti – spiega Natale -. Si chiesero quindi le sue dimissioni. Da qui in poi un disastro. Lo zoccolo duro partigiano apostrofa questi cittadini di essere i Sassoli Boys che hanno interessi a costruire ovunque». E ancora. «Scontri su tutto: sulla palestra (quella prevista in via Valosa di Sotto, nda), sul basket (il riferimento è alla società Sanfru Basket, nda), sul verde di via Ticino che con l’attuale pgt Scanagatti sarebbe coperto di cemento, sulla rimozione di alberi che poverini erano malati e cadendo avrebbero ucciso qualche passante (un olmo pericolante è stato abbattuto in via Tevere, nda). Battaglie a colpi di post, con cittadini tirati per la giacchetta da questo o quel comitato».
É lo stesso Natale ad avanzare ipotesi di interesse politico dietro le contestazioni che hanno animato il quartiere San Fruttuoso negli ultimi mesi. «Questo zoccolo duro partigiano purtroppo altro non è che la lunga mano dell’ex fronte Ds migliorista per le prossime elezioni a Monza. Altrimenti non si spiega lo scimmiottare di cittadini, il richiedere commissioni ad hoc come se una palestra fosse più importante del Covid, delle strade con le buche, della metropolitana, addirittura del bilancio».