Monza: raccolta firme per salvare il bosco spontaneo nato in via Grigna, tra favorevoli e un contrario

Una raccolta firme per i 25mila metri quadri di via Grigna a Monza diventati bosco spontaneo. L'assessore sottolinea la pericolosità: «È infestante».
Mappa ex IV Novembre Monza
Mappa ex IV Novembre Monza

Il primo giorno aveva già raccolto più di cinquecento firme (digitali) e in una settimana ha superato quota 2.200: la petizione online promossa sul portale Change.org dal coordinamento di comitati e associazioni di Monza chiede a gran voce di non tagliare il bosco spontaneo che si estende per 25mila metri quadri alle spalle del polo istituzionale di via Grigna.

Monza: raccolta firme per salvare il bosco spontaneo nato in via Grigna, cosa dice il Pgt

L’area verde potrebbe infatti venire cancellata se l’amministrazione comunale non cambiasse idea riguardo l’attuale azzonamento previsto dalla variante al Pgt adottata dal consiglio comunale ai primi di febbraio riguardo il polo istituzionale. In poche parole: tutti quegli alberi potrebbero essere abbattuti. Per fare cosa, lo spiega il coordinamento: realizzare “uno studentato di circa 57mila metri cubi di cemento armato”. Già prima dell’adozione in consiglio comitati e associazioni avevano espresso sulla questione un parere negativo, poi formalizzato alla fine di aprile attraverso una pec.

Mappa ex IV Novembre Monza ll bosco spontaneo
Mappa ex IV Novembre Monza ll bosco spontaneo

Monza: raccolta firme per salvare il bosco spontaneo nato in via Grigna, la proposta di spostare il polo istituzionale su aree dismesse

Gli attivisti usano ora il megafono del web per chiedere, “in estrema sintesi”, di realizzare “altrove” lo studentato, ad esempio su aree dismesse di proprietà pubblica come la ex Fossati e Lamperti o su aree dell’ospedale vecchio, e “di non tagliare il bosco o, nel caso in cui si volesse comunque rovinosamente procedere, di prevedere ampie compensazioni nei dintorni”. Chiedono al Comune anche di organizzare “un’assemblea pubblica” dedicata alla discussione della variante urbanistica, “così come formalmente richiesta da due mesi dalla consulta San Biagio – Cazzaniga”.

Monza: raccolta firme per salvare il bosco spontaneo nato in via Grigna, l’assessore Lamperti lo boccia per pericolosità

«Non è un bosco naturale, ma una crescita non controllata di robinia, pianta infestante e particolarmente dannosa – ha replicato l’assessore Marco LampertiGli effetti sono anche di modifica profonda del suolo con squilibri biochimici importanti. Essa cresce spesso in prossimità delle strade e su aree dismesse come quella di cui parliamo. L’area infatti ospitava fino a 20 anni fa i capannoni della ex Caserma IV Novembre, poi demoliti. L’incuria ha fatto il resto, ma tale situazione è tutt’altro che di pregio dal punto di vista naturalistico e non avrebbe assolutamente dovuto crearsi. Chi risiede in prossimità del sito conosce bene il problema e gli esperti sanno che non è assolutamente consigliabile il diffondersi incontrollato di robinie, anzi».
Lamperti ricorda, come già fatto poche settimane fa, l’importanza dell’investimento deciso dal Demanio dello Stato.