Monza: «Ogni notte uno scempio nei giardini di via Fiume»

Ai giardini di via Fiume è «uno scempi ogni notte»: lo dice Pino Saccà, storico rappresentante degli inquilini delle Aler di Monza nel quartiere San Rocco, che segnala quanto accade nonostante il coprifuoco.
Monza: parchi gioco in via Fiume
Monza: parchi gioco in via Fiume Fabrizio Radaelli

«Tutte le notti è uno scempio nei giardini di via Fiume». A lanciare la sua denuncia, con tanto di video postato sui social, è Pino Saccà, rappresentante del comitato inquilini delle case Aler di San Rocco e promotore del progetto di riqualificazione dei giardini e dell’area cani di via Fiume. «La riqualificazione di questa area verde è il progetto che ha ottenuto il maggior numero di voti tra quelli presentati in occasione degli ultimi Patti di collaborazione – continua Saccà -. Questa è una zona che deve essere a servizio dei bambini, dei ragazzi e degli anziani del quartiere, per quanto deve andare avanti questo degrado».

La richiesta è rivolta direttamente agli amministratori e ai rappresentanti della consulta di quartiere: «Devono essere installati al più presto degli opportuni deterrenti per individuare e punire chi sporca continuamente e danneggia questi beni pubblici», continua Saccà. A breve verranno ultimati anche i nuovi giochi per i bambini installati nel giardino, «mi auguro che non vengano subito vandalizzati, ma serve maggior presidio del territorio e la presenza delle forze dell’ordine».

Chi abita nei condomini intorno all’area di via Fiume da tempo denuncia la presenza, soprattutto di notte, di diverse persone che si trovano anche a tarda ora nei giardini, lasciando poi rifiuti e bottiglie rotte. «Chi non abita a San Rocco e passa da queste parti pensa, vedendo lo stato di degrado questa zona, che questo sia un quartiere malfamato: non è così».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.