Dopo il cambio di rotta per la nuova biblioteca del quartiere Cederna di Monza, è arrivato il momento di passare ai fatti: la giunta ha votato l’ultima delibera per procedere con la creazione dello spazio culturale nell’ex Cotonificio, lo spazio pubblicato all’interno della riqualificazione dell’area in cui si sarebbe dovuto insediare il Museo etnologico di Monza e Brianza, poi uno spazio polifunzionale di natura sportiva e quindi, per scelta dell’amministrazione Pilotto, la biblioteca.
Monza: nuova biblioteca di Cederna da 1.000 metri quadrati
Sullo sfondo, l’impasse per la storica sede finita nella palude di un recupero affondato con l’impresa cui era stato affidato: quell’edificio è ora destinato ad altre funzioni sociali di là da venire. Intanto, i lavori per la biblioteca da 1.000 metri quadrati che dovrebbero partire a luglio per concludersi nell’autunno del 2026.
“Il progetto prevede la suddivisione degli spazi interni in isole tematiche, salottini di lettura, emeroteca e spazio ristoro. Saranno inoltre presenti aree destinate ai bambini, ai loro accompagnatori e ai ragazzi, complete di spazi accessori – si legge in un nota del Comune – La biblioteca offrirà anche una sala studio, un’area adolescenti e “make lab”, spazi creativi dove utenti di tutte le età possono “imparare facendo”, sperimentare e condividere conoscenze”.
Monza: nuova biblioteca di Cederna, “investimento per la comunità”
Il costo è di 2 milioni di euro e viene pagato dall’operatore che sta costruendo la parte residenziale dell’ex Cotonificio: intorno, un’area verde pubblica, percorsi pedonali, il parcheggio già realizzato. “La realizzazione di questa nuova biblioteca – spiega l’amministrazione comunale– non solo risponde a una richiesta espressa da diversi anni dal quartiere Cederna, ma rappresenta un investimento prezioso per l’intera comunità, poiché garantisce un accesso libero alla conoscenza, promuove la cultura, favorisce l’integrazione sociale e offre un luogo di studio, di incontro e di svago. Attraverso eventi, laboratori e attività culturali, inoltre, stimola la creatività, creando nuove opportunità di partecipazione civica”.