Monza: le scuse veloci in consiglio comunale e l’insulto scivola via, l’aula archivia l’episodio

Come se sette giorni prima non fosse accaduto nulla: in consiglio comunale le scuse di Bertola, l'assenza di Sassoli e nessuna tensione.
Monza consiglio comunale giunta Bertola Cherubina
Monza consiglio comunale giunta Bertola Cherubina – Foto Radaelli Fabrizio Radaelli

Come se sette giorni prima non fosse accaduto nulla: la seduta del consiglio comunale di lunedì è iniziata come tutte le altre, senza quel minimo di tensione o di suspence che parecchi, più fuori che dentro l’aula, si aspettavano dopo l’insulto rivolto dalla presidente Cherubina Bertola a Martina Sassoli di Noi Moderati. L’epiteto, pronunciato la scorsa settimana al termine di un battibecco di cui è stato protagonista anche Lorenzo Spedo di LabMonza, è stato sentito distintamente da chi era collegato in streaming, ma non da chi era seduto in sala tanto che alcuni consiglieri, non molti, hanno commentato l’accaduto solo a seduta terminata.

Monza: le scuse veloci in consiglio comunale e l’insulto scivola via, la comunicazione di Bertola

Chi lunedì si attendeva una coda polemica alla vicenda sarà rimasto deluso: la Bertola, subito dopo l’appello e l’ascolto dell’Inno di Mameli, ha letto a ritmo piuttosto sostenuto la sua comunicazione: «Intendo rivolgere le mie scuse ai consiglieri, ai cittadini, alle cittadine, al sindaco e alla giunta per la sgradevole e inopportuna esternazione da me espressa durante il consiglio comunale del 14 luglio – ha affermato – queste scuse pubbliche e formali sono dovute per rispetto del consiglio comunale e di tutti i suoi componenti, a motivo della responsabilità attinente al ruolo che temporaneamente ricopro e sono dovute al rispetto per me stessa».

Monza: le scuse veloci in consiglio comunale e l’insulto scivola via, Sassoli assente

Le poche parole, peraltro sollecitate subito dopo l’episodio anche dal segretario cittadino del Pd Valerio Imperatori, sono bastate a chiudere l’incidente: forse anche perché la Sassoli non era presente, nessuno dai banchi dell’opposizione né, tanto meno, da quelli della maggioranza ha fiatato. Nessuno è ritornato a quanto accaduto sette giorni prima al culmine di uno scambio concitato forse anche perché nei corridoi il centrosinistra ha fatto notare che anche all’esponente di Noi Moderati era sfuggita una espressione poco educata che, come quella pronunciata dalla presidente, non era stata colta.

E allora, archiviato l’episodio, la riunione è scivolata via come tante altre tra le interpellanze e l’illustrazione della variazione di bilancio che sarà votata lunedì 28 luglio, in quella che dovrebbe essere l’ultima seduta prima della pausa agostana.

Giovedì sera i consiglieri si incontreranno nuovamente per approvare la variante all’accordo di programma al polo istituzionale che consentirà, all’Agenzia del Demanio di costruire uno studentato sull’area in cui la versione originaria prevedeva la realizzazione di un polo fieristico: difficilmente l’argomento dovrebbe infuocare gli animi.