L’avviso comparso sul sito di Nuova Villa reale spa parla di chiusura temporanea del Belvedere per disallestimento: detto così, potrebbe anche essere l’annuncio che presto potrebbero comparire nuove mostre di design.
E invece la decisione è definitiva, almeno per il momento: la Triennale di Milano ha deciso di non rinnovare il contratto di subconcessione con la società guidata da Attilio Navarra che gestisce gran parte della Villa di Monza. Insomma: per il momento se ne va, così come aveva fatto negli anni Trenta l’allora Biennale delle arti decorative. La disdetta chiesta da Triennale scatta il 30 settembre.
«Hanno chiesto soltanto un’opzione che scade a sua volta a fine anno per un eventuale ritorno a partire da marzo. Non so dire i motivi» dice Attilio Navarra che osserva: «Devo dire che non hanno portato moltissimo in termini di pubblico alla Villa reale».
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Il presidente non è nemmeno preoccupato. «Forse altre volte, ma in questo caso no. Abbiamo tanti altri progetti e sicuramente faremo qualcosa di bello, se Triennale non tornasse».
In Triennale confermano semplicemente che «la convenzione è scaduta» e non fanno riferimento a eventuali trattative per il rinnovo: «Saranno valutate magari in futuro altre forme di collaborazione» segnalano da Milano. La scelta è figlia con ogni probabilità anche di un profondo rinnovo all’interno delle strutture della Triennale: è cambiato il presidente (Stefano Boeri al posto di Claudio De Albertis, morto lo scorso dicembre), la sostituzione di Andrea Cancellato come direttore generale (al suo posto Carlo Morfini) così come di Silvana Annicchiarico alla direzione del Design museum. Insomma: non c’è più nessuno tra chi aveva riportato la Triennale a Monza.
Era successo tutto all’inizio del 2014. Alla fine di gennaio di quell’anno erano state rinnovate le cariche con la conferma della presidenza di Claudio De Albertis. Quella rielezione era stata votata per la prima volta anche dal rappresentante dell’allora Camera di commercio di Monza e Brianza (più tardi rifusa con Milano e Lodi): Carlo Edoardo Valli, che aveva sostenuto il progetto di investimento nella Fondazione della Triennale con 350mila euro. Quel progetto era uno: entrare in Triennale per riuscire a riportarne un po’ a Monza, il posto dov’era nata. Aveva funzionato: nel mese di dicembre del 2014 il museo del design – un allestimento che ripercorreva la sua storia con pezzi iconici – era stato inaugurato, ultimo capitolo della riapertura complessiva della Villa reale.
Negli anni ha ospitato anche piccole mostre aggiuntive, spesso monografiche, sui protagonisti del settore, fino al riallestimento complessivo degli spazi con il cambio di molti oggetti negli anni successivi. L’ultimo cambio lo scorso aprile, quando il Belvedere ha accolto cinque diverse mostre per raccontare altrettanti protagonisti della storia del design, nato anche grazie agli artigiani del territorio brianzolo.