Monza, la sede locale del Cai ospiterà la festa per la fine del Ramadan

L'appuntamento è in programma domenica 30 marzo, in mattinata. Annunciata anche la presenza del sindaco Paolo Pilotto e di alcuni assessori
Monza Shahin Tahany
Monza Shahin Tahany Fabrizio Radaelli

Si terrà domenica 30 marzo, negli spazi della sede della sezione di Monza del Cai, in via Rosmini, la festa per celebrare la fine del mese del Ramadan. L’appuntamento è per le 9. Moltissimi i fedeli attesi da Monza e dal territorio per festeggiare il termine del mese santo del digiuno. Alla cerimonia è atteso anche il sindaco della città, Paolo Piotto e alcuni assessori invitati all’evento. I volontari del centro islamico di via Ghilini, tra loro soprattutto Tahany Shahin, vicedirettrice del centro islamico cittadino, accoglieranno i fedeli e le famiglie che parteciperanno all’evento, con il tradizionale thè caldo.

Monza: a disposizione un gioco per i più piccoli

Mentre i grandi potranno dedicarsi alla preghiera di ringraziamento, i piccoli avranno un gioco gonfiabile a disposizione per giocare. Al termine della preghiera comune e dopo un primo momento di festa insieme le famiglie musulmane lasceranno l’area di via Rosmini per continuare a celebrare la fine del ramadan ognuno a casa propria.

Monza: Tahany Shahin farà gli onori di casa

Lo scorso 15 marzo la comunità islamica aveva allestito un banchetto nel salone del teatro dell’oratorio di San Biagio, per invitare oltre cento cittadini a condividere l’iftar, la cena che interrompe il digiuno durante il mese del Ramadan. Un appuntamento che è ormai una tradizione che si rinnova da undici anni, promosso e organizzato da Tahany Shahin e che quest’anno ha visto la partecipazione oltre delle istituzioni cittadine e dei rappresentanti anche di Ats, di numerosi esponenti dell’amministrazione comunale e diversi rappresentanti delle associazioni del terzo settore che da tempo collaborano con il centro islamico di Monza.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.