Monza, la Procura non fa appello L’omicidio Monguzzi irrisolto

Resterà irrisolto il caso dell’omicidio di Elvira Monguzzi, la donna di 79 anni uccisa il 29 luglio 2009 a Monza, nella sua abitazione di via Spalto Piodo. La Procura di Monza, infatti, non presenterà appello contro l’assoluzione del fratello della vittima, Emilio Monguzzi.
I carabinieri davanti all’abitazione di Elvira Monguzzi
I carabinieri davanti all’abitazione di Elvira Monguzzi <?EM-dummyText Crediti?>

Resterà irrisolto il caso dell’omicidio di Elvira Monguzzi, la donna di 79 anni uccisa il 29 luglio 2009 a Monza, nella sua abitazione di via Spalto Piodo. La Procura di Monza, infatti, non presenterà appello contro la sentenza della Corte d’Assise che lo scorso 13 luglio aveva assolto con formula piena il fratello della vittima, Emilio Monguzzi, pensionato 66enne anche lui di Monza. Il pubblico ministero Vincenzo Nicolini aveva chiesto una condanna a 24 anni di reclusione per omicidio volontario in relazione alla morte della sorella, colpita alla testa e poi soffocata. Elvira Monguzzi era stata trovata in una pozza di sangue proprio dal fratello, a pomeriggio inoltrato, riversa su una cassapanca aperta nel locale stireria, al piano terra. I sospetti erano caduti sul fratello per via di piccoli schizzi di sangue su una gamba dei pantaloni. Secondo il pm, dovuti ai colpi inferti sulla donna, per la difesa, invece, si trattava di “macchie compatibili con un’azione di soccorso”. La decisione della Procura di non presentare appello è arrivata dopo la lettura delle motivazioni della sentenza. Il quadro accusatorio non è mai stato troppo convincente, tanto che le due richieste di custodia cautelare in carcere nei confronti di Emilio Monguzzi sono sempre state respinte dal gip.