Monza, «La cuoca l’ha uccisa lui» Condanna definitiva per Pullano

E’ stato lui: condanna definitiva per Daniele Pullano, il 23enne monzese colpevole del brutale omicidio di Rita Bestetti, cuoca 65enne assassinata nel suo appartamento di via Pellegrini a Monza ai primi di giugno 2010. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione.
Daniele Pullano durante il processo a Monza
Daniele Pullano durante il processo a Monza

E’ stato lui: condanna definitiva per Daniele Pullano, il 23enne monzese colpevole del brutale omicidio di Rita Bestetti, cuoca 65enne assassinata nel suo appartamento di via Pellegrini a Monza ai primi di giugno 2010. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. 22 anni di reclusione per Pullano con accuse di omicidio e spaccio di droga. Condanna leggermente più lieve, rispetto ai 25 anni rimediati in primo grado davanti ai giudici del tribunale di Monza. La Bestetti, madre di tre figli, era stata aggredita in casa con un coltello, ferita alla gola, e poi uccisa dopo essere stata ripetutamente colpita con un ferro da stiro in testa. Secondo i giudici sarebbe stato Pullano, che all’epoca dei fatti spacciava hashish al minore dei tre figli della vittima per evitare una denuncia da parte della donna. L’utilizzo come arma del ferro da stiro che la donna stava utilizzando ha fatto escludere la premeditazione, un’aggravante che in primo grado aveva portato alla richiesta per Pullano dell’ergastolo. Ad incastrarlo, un’impronta di sangue lasciata sul luogo del delitto, e una traccia di dna sulla lama del coltello, e le incongruenze sulle varie versioni rilasciate agli inquirenti nel corso delle indagini. Il ragazzo aveva ammesso di essere stato sul luogo, ma aveva dichiarato di non aver ucciso: “sono uno spacciatore, non un assassino”, erano state le sue parole in aula.