Monza: il semaforo troppo lungo di San Rocco (ma forse è colpa del sole)

Per il Comune dipende dalle auto che preferiscono aspettare dalla linea di arresto, per non stare sotto il sole. Per i residenti poco cambia: meglio togliere il sensore. Lo strano caso del semaforo (troppo lungo) di San Rocco a Monza.
VIa Monte Santo a San Rocco
VIa Monte Santo a San Rocco FABRIZIO RADAELLI

Anche la consulta di quartiere di San Rocco si era fatta portavoce delle tante segnalazioni per il presunto malfunzionamento del semaforo tra le vie San Rocco e Monte Santo. Sulla questione è intervenuto l’Ufficio viabilità che ha spiegato qual è il corretto utilizzo di quell’impianto semaforico. Ed è tutta questione di distanze.

«L’impianto – spiegano dal Comune – è stato verificato e sta funzionando correttamente. L’uscita da via San Rocco è regolata da un sensore presente in prossimità della linea di arresto, a circa 1 metro e mezzo, 2 metri rispetto al semaforo. Se il primo veicolo non si avvicina alla linea di arresto, come dovrebbe essere solitamente, il regolatore non prenota la fase. Durante alcuni sopralluoghi effettuati abbiamo notato – continuano i tecnici del Comune – che i veicoli spesso si fermano troppo prima della linea d’arresto, banalmente perché preferiscono aspettare all’ombra che scatti il verde. Ma in questo modo non prenotano la chiamata».

Una risposta che non ha però convinto tutti i cittadini. «Capita spesso di rimanere fermi al semaforo, sarebbe meglio eliminare il sensore», spiegano alcuni. E ancora: «Il semaforo è troppo lento. Non ha senso un sensore in una via che è sempre trafficata». Nell’attesa che il semaforo di via San Rocco diventi verde sono tante le auto che preferiscono fare inversione e svoltare in via dei Prati.