Monza: il riuso sostenibile e solidale di vestiti ha nuovi spazi

Il progetto Mille bolle blu che raccoglie abiti per bambini e ragazzi si allarga negli spazi del centro civico di San Rocco.
Le Mille bolle blu
Le Mille bolle blu Fabrizio Radaelli

Taglio del nastro giovedì scorsa a Monza per il nuovo allestimento di Le mille bolle blu, l’esposizione di abiti usati negli spazi del centro civico San Rocco, in via D’Annunzio. A sei anni dal suo debutto la piccola “boutique” del riuso solidale, gestita dalla San Vincenzo si è allargata e ha traslocato.

«La stanzetta all’ultimo piano del centro civico era diventata troppo piccola per noi – racconta Teresa Venuto, responsabile del progetto -. E così il Comune, con cui abbiamo rinnovato il patto di collaborazione, ci ha concesso un nuovo spazio». Il taglio del nastro alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione, della consulta di quartiere e del parroco. Il progetto, nato da un’intuizione di Teresa Venuto, negli anni si è fatto conoscere. «Da nonna vedevo i miei nipoti cambiare abiti in continuazione perché diventavano piccoli. E allora ho pensato che quei vestiti avrebbero potuto trovare una nuova vita per altri bambini».

Monza: il riuso sostenibile e solidale delle Mille bolle blu

Alla boutique delle Bolle arrivano molte mamme straniere indirizzate dai volontari della San Vincenzo. Qui possono trovare abiti in ottimo stato per bambini da 0 fino a 16 anni e poi oggetti e accessori, dai seggioloni alla carrozzina. «Vengono anche diverse mamme e nonne italiane o anche professioniste che potrebbero benissimo permettersi di acquistare vestiti nuovi in negozio, ma che preferiscono venire da noi per una scelta etica e di sostenibilità». Le Bolle è aperto lunedì e mercoledì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 e venerdì dalle 9 alle 12. Ad animarlo sono quattordici volontari. «Un ringraziamento speciale va a Oreste Guerrini, Pier Montrasio e Loredana Ciocca, che ci hanno aiutato a organizzare il nuovo allestimento».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.