Monza, il quartiere che va a farsi curare in bici ma non ha le ciclabili

Il Controllo di vicinato di San Biagio e Cazzaniga a Monza lamenta l’assenza di due piste ciclabili verso le strutture di cura in una zona in cui, in tanti, scelgono di usare le bici.
Monza: ciclisti in via Boito
Monza: ciclisti in via Boito Fabrizio Radaelli

Il tratto che porta da via Boito verso il pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo e una pista ciclopedonale che da piazzale Virgilio arriva alla Synlab di via Martiri delle foibe. A chiedere di mettere in sicurezza questi due percorsi è il gruppo Controllo di vicinato del quartiere San Biagio – Cazzaniga, che ha sollevato la questione durante l’ultima seduta della consulta di quartiere.

«Non c’è una corsia riservata alle biciclette nel tratto tra via Pergolesi e via Boito in direzione del pronto soccorso – ha spiegato Roberto Civati, membro del gruppo Controllo del vicinato – tutto quel tratto deve essere messo in sicurezza».

Un altro punto del quartiere particolarmente insidioso per chi utilizza le due ruote è il percorso che conduce alla sede della Synlab di via Martiri delle foibe. «Manca un collegamento ciclopedonale da piazzale Virgilio verso la Synlab. Eppure sono tanti i pazienti che ogni giorno a piedi o in bici raggiungono gli ambulatori, percorrendo la strada accanto alle auto in corsa».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.