Monza: il centro di San Rocco verso la riapertura, il Pd organizza la protesta

Sabato 24 luglio protesta in piazza a San Rocco contro la riapertura parziale del centro storico alle auto. «L’unico punto di ritrovo del quartiere».
Il centro di San Rocco
Il centro di San Rocco Fabrizio Radaelli

Sul da farsi non hanno mai smesso di discutere: negli anni non sono mancate raccolte firme, iniziative in piazza, interrogazioni in consiglio comunale. Perché «via D’Annunzio deve restare chiusa. È l’unico punto di ritrovo del quartiere».

Una settimana fa, però, sono tornati sul campo per organizzare l’evento previsto per sabato 24 luglio: «Vogliamo far sentire la nostra voce coinvolgendo anche le altre forze politiche del centrosinistra». Gli esponenti del circolo 3 del Pd, sostenuti da molti residenti e dalla sezione di San Rocco del sindacato dei pensionati della Cgil, fanno quadrato: «La piazza davanti al centro civico è un punto di riferimento per tutti», commenta Michele Erba, segretario del circolo che ha sede in via Sant’Alessandro. Gli animi sono tornati a scaldarsi con la pubblicazione della delibera di giunta che «conferma che l’amministrazione intende procedere con il progetto che intende tagliare in due la piazza».

I lavori potrebbero concludersi anche prima dell’estate: lo aveva anticipato il Cittadino nelle scorse settimane, annunciando che la giunta aveva approvato lo studio di fattibilità presentato da Coop, che realizzerà i lavori nell’ambito delle compensazioni dovute al comune per l’apertura del supermercato all’interno dell’ex Cgs di via Marsala. L’intervento era stato promesso dal centrodestra durante la campagna elettorale: la riapertura alla circolazione era stata chiesta dai titolari di alcune attività commerciali nel tentativo di attirare nuovi clienti. Il nuovo progetto ridisegna il tratto terminale della strada che tornerà, così, a sbucare su via Aquileia: è previsto il mantenimento della fontana, mentre le panchine saranno spostate sul lato sinistro della piazza. Dei dissuasori a scomparsa consentiranno di richiudere al traffico via D’Annunzio nei fine settimana e nei giorni festivi.

«La piazza resterà un luogo di socialità», aveva dichiarato l’assessore all’Urbanistica Martina Sassoli, precisando che la sperimentazione potrebbe essere modificata in futuro a seconda delle esigenze del quartiere. Ma nemmeno di sperimentazione vuol sentire parlare chi vive lo spiazzo ogni giorno in prima persona. «All’epoca erano stati proprio i commercianti a richiedere la sua chiusura», commenta il consigliere dem Pietro Zonca ricordando tappe, processi e ragionamenti che avevano portato l’allora giunta Faglia a questa decisione. «L’intervento, oltretutto, non è a costo zero per l’amministrazione: metterà sul piatto 10.300 euro, che andranno a sommarsi ai 65.100 di Coop. Con un investimento del genere si sarebbero potute migliorare le condizioni della piazza, o mettere in campo altri interventi».