Monza, i rifiuti di confine che resistono e si accumulano: «Pantegane quasi a ridosso delle case»

Il reportage del comitato di quartiere Sant’Albino e San Damiano che ha raccolto immagini dei rifiuti abbandonati al confine tra Monza e Brugherio. Stessa sorte di via della Fortuna tra Monza e Lissone.
Spazzatura al confine Monza Brugherio
Spazzatura al confine Monza Brugherio

I residenti la chiamano “la sfortuna di abitare al confine”. Sono quelle vie che, trovandosi sul limitare di due comuni spesso subiscono una serie di disservizi che sembrano insormontabili: dal ritiro della spazzatura alla sostituzione dei lampioni spenti, dalla riasfaltatura dei marciapiedi alla pulitura delle strade.

A dare un’idea di cosa significhi vivere “sul confine” ci hanno pensato i membri del comitato di quartiere Sant’Albino e San Damiano di Monza che sul loro blog hanno pubblicato un vero e proprio reportage, una carrellata di scatti che documentano il degrado e la sporcizia che si accumula a ridosso della piattaforma ecologica di viale delle Industrie, al confine tra Monza e Brugherio.

Monza, i rifiuti di confine che resistono e si accumulano: «Pantegane quasi a ridosso delle case»
Spazzatura al confine Monza Brugherio

«Vediamo le pantegane che in questa sporcizia trovano il loro habitat ideale – raccontano i residenti – fino ad arrivare quasi a ridosso delle nostre case. Questa sporcizia tracima ogni giorno dalla discarica di Monza e nessuno provvede a ripulire tanto degrado».

Una situazione condivisa da altri residenti di confine, quelli che abitano in via della Fortuna (solo di nome ma non certo di fatto), che si trova tra Monza e Lissone.

«Capita che gli addetti al ritiro della spazzatura non portino via i sacchetti perché si trovano sul lato monzese o lissonese della strada – raccontano i residenti – Qualche settimana fa un piccione è morto schiacciato dalle ruote di un’auto. Nessuno ha provveduto a rimuovere la carcassa di quell’uccello che è stato nel frattempo consumato da altri animali. Eppure noi paghiamo regolarmente le tasse al comune e pretendiamo di ricevere i servizi che spettano a tutti gli altri cittadini».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.