Monza: futuro della scuola, sport e formazione ai Boschetti reali

Il gruppo "La scuola è solo in presenza" organizza un incontro ai Boschetti reali a Monza sul futuro della scuola, sport e formazione.
Un recente presidio a Monza di genitori per la scuola in presenza
Un recente presidio a Monza di genitori per la scuola in presenza Fabrizio Radaelli

Nella giornata dedicata ai lavoratori e al termine dello Stato di emergenza durato due anni a causa della pandemia, il gruppo La scuola è solo in presenza organizza una manifestazione per parlare del futuro della scuola ma anche di sport e formazione dei bambini e dei ragazzi.

Un pomeriggio di condivisione

Un evento promosso in collaborazione con la rete nazionale Scuola in presenza e il gruppo Gli sportivi Lombardia, per «condividere testimonianze, riflessioni e considerazioni sul mondo della scuola, coinvolgendo genitori, insegnanti, educatori e sportivi e tutti coloro che orbitano intorno al mondo dei giovani e che hanno a cuore la loro crescita», spiegano gli organizzatori.

Il programma

L’appuntamento è per domenica 1 maggio, alle 16, ai Boschetti reali di Monza. A guidare la riflessione saranno Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale, Sara Gandini, epidemiologa e docente di statistica medica all’Università Statale di Milano, e ancora Daniele Novara, pedagogista esperto nella gestione dei conflitti e ideatore del metodo maieutico nell’apprendimento e nella relazione d’aiuto, e Saverio Mauro Tassi, docente di storia e filosofia al liceo Einstein di Milano.

Ad accompagnare gli interventi ci sarà la band Buena vibra vagamundos, che proporrà musica popolare e improvvisazioni musicali.

«La manifestazione si concluderà con domande e lettere aperte ai rappresentanti degli organi istituzionali», aggiungono gli organizzatori dell’evento. Per informazioni: scuolainpresenza@gmail.com.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.