Macché esplosione di reati a Monza: l’unico dato che aumenta è quello dei furti sulle auto in sosta. E voi, destra e Lega, non speculate.
È questa la posizione del Partito democratico cittadino all’indomani della presentazione, in consiglio comunale, dei dati sulla sicurezza in città, forniti dalla prefettura. La segreteria del partito ammette: più 40 percento di auto che hanno subito il passaggio dei ladri, ma «per il resto – scrive in un comunicato il dato è confrontabile con quello registrato negli anni passati e soprattutto di minor intensità, se si confronta con quanto avviene nell’intera provincia brianzola, sempre secondo i dati della prefettura».
E poi la questione diventa politica, a partire da quel più 4,7 percento di furti in casa: «Verrebbe da chiedersi perché allora destra e Lega non siano stati così decisi quando tra 2011 e 2012, mentre erano al governo della città, l’aumento fu invece più consistente, del 12,5%».
«Per quel che riguarda il dato cittadino relativo alle rapine è senz’altro da tenere in considerazione il numero assoluto, che parla di 8 casi nel 2013 a fronte dei 3 registrati nel 2012, ma si dovrebbe anche considerare quello della diminuzione delle rapine negli esercizi commerciali, calato drasticamente del 50% circa (da 45 casi nel 2012 ai 23 del 2013) – aggiunge il segretario Pd Alessandro Mitola – Quest’ultimo aspetto in particolare significa che le forze dell’ordine e le istituzioni riunite nel comitato sicurezza presso la prefettura stanno riuscendo invece a pianificare un buon presidio del territorio, almeno per scongiurare reati che più allarmano i cittadini».
Poi la segreteria del partito al governo cittadino cita l’impegno della giunta con le forze dell’ordine, il lavoro dei vigili di quartiere, l’impegno dell’assessore Confalonieri e conclude, quando mancano pochi giorni alla manifestazione cittadina della Lega nord sulla sicurezza: «Leggere nei dati presentati lunedì sera in consiglio comunale una “emergenza sicurezza” in città è dunque francamente pretestuoso e lontano dalla realtà».