Una casa avanzata in via Borgazzi a Monza, all’incrocio con via Aquileia, e una ciclabile “E-bis” lungo via Sempione sono le due proposte con cui l’associazione ciclo-ambientalista Fiab Monza in bici apre ufficialmente il suo 2025 di impegno civico e ambientale.
I due suggerimenti «per rendere le nostre strade più sicure, e non solo per le persone che si muovono a piedi e in bicicletta, ma per tutti», spiega Massimo Benetti, uno dei fondatori della onlus che nel 2022 ha festeggiato i vent’anni di attività sul territorio, sono stati inviati nei giorni scorsi a palazzo all’attenzione degli uffici comunali competenti.
Monza: casa avanzata a San Rocco, che cos’è
«In particolare – spiega Benetti – abbiamo proposto di realizzare una casa avanzati in via Borgazzi, a San Rocco, in corrispondenza del civico 111, per consentire alle persone che arrivano da Sesto di poter sostare al semaforo in posizione avanzata rispetto a quella delle auto, così da attraversare in condizioni di maggiore sicurezza».
La casa avanzata non è altro che una linea di arresto dedicata alle biciclette disegnata almeno un paio di metri più avanti rispetto alla linea che blocca il flusso di tutti gli altri veicoli.
Spiega Monza in bici che “l’incrocio tra via Borgazzi e via Aquileia in direzione Monza è molto trafficato e percorso anche da mezzi pesanti. Quel tratto di strada è già dotato di una corsia ciclabile, ma per le biciclette è molto pericoloso fermarsi a fianco di altri veicoli. Ora: la linea di arresto anticipa il semaforo di una decina di metri, quindi lo spazio per ricavare la casa avanzata non manca”.
Monza: la ciclabile in via Sempione vicino al polo scolastico
La seconda proposta consiste nell’istituire una “strada urbana ciclabile E-bis”, vale a dire una strada con limite di velocità fissato a trenta chilometri all’ora e con precedenza alle bici, lungo via Sempione, nel tratto racchiuso tra il canale Villoresi e via Pellettier.
“Ci troviamo nei pressi di un ampio polo scolastico, caratterizzato dal costante passaggio di studenti a piedi e in bicicletta – spiegano dalla onlus – Rendere questo tratto una strada ciclabile con appositi interventi sulla segnaletica verticale e orizzontale consentirebbe di collegare la futura zona 30 di Triante alla pista ciclopedonale di via Sempione e di dare quindi continuità alla rete ciclabile di Monza lungo una delle direttrici che portano verso il centro storico”.
«Entrambi gli interventi – precisa Benetti – possono essere realizzati a basso costo e sono diffusi da tempo in molte città d’Europa. Anche se sappiamo che il nuovo codice della strada limita di molto l’utilizzo di questi strumenti innovativi e l’autonomia dei comuni, ci auguriamo che possano essere presi in considerazione dalla nostra amministrazione comunale».