«La prima pietra della palestra di via Valosa di Sotto sarà posata entro il 10 maggio». L’assessore al territorio di Monza, Martina Sassoli ribadisce la promessa pronunciata qualche tempo fa: nei prossimi giorni i progettisti dovrebbero consegnare il disegno esecutivo della struttura finanziata dalla Live Green srl come contropartita per i due edifici residenziali costruiti in via della Birona. Il via libera all’impianto è arrivato con il protocollo d’intesa tra la Provincia e il Comune che la giunta ha approvato martedì.
Il documento fissa le condizioni non solo per la realizzazione del palazzetto ma anche del centro civico di San Fruttuoso e delle strutture sportive che in futuro piazza Trento e Trieste potrebbe pianificare in via Gondar: riunisce, infatti, in un unico testo i margini di manovra del municipio nei due Ambiti di interesse provinciale in cui non è possibile muovere foglia senza l’assenso di via Grigna. I due comparti sono, infatti, inseriti dal Piano territoriale di coordinamento brianzolo tra le aree strategiche «dal punto di vista paesaggistico per il mantenimento di spazi inedificati tra tessuti urbanizzati limitrofi e per conservare l’identità propria di ogni nucleo urbano».
Nei due ambiti, che si estendono complessivamente su 99.400 metri quadri, sa possibile costruire il 27% della superficie: 5.320 metri quadri in via Valosa di sotto e 4.480 in via Gondar. A San Fruttuoso, in realtà, 2.300 metri quadri sono già occupati da un immobile per cui la palestra e il centro civico potranno svilupparsi su 2.080 metri quadri mentre altri 940 saranno riservati alla riqualificazione viabilistica e all’allestimento dei parcheggi.
In via Gondar 3.340 metri quadri potrebbero essere riservati a strutture sportive mentre 1.140 potrebbero essere frazionati in piccoli orti e giardini. Quella sulla carta, precisa la Sassoli, è la fotografia della «superficie urbanizzabile» scattata dalla Provincia per evitare il consumo di suolo che, a Triante, l’amministrazione non intende utilizzare.
Se i lavori per la palestra dovrebbero iniziare tra un paio di mesi i tempi saranno più lunghi per quelli del centro civico che sarà pagato dalla società che ha aperto il supermercato Aldi di viale Lombardia: la sua realizzazione dovrà ottenere il via libero dal consiglio comunale che dovrà modificare la destinazione dell’area da verde a spazio riservato a ospitare servizi. L’amministrazione presenterà il progetto nelle prossime settimane, prima della scadenza del suo mandato quinquennale.
Intanto la consulta di San Fruttuoso propone un referendum per preservare le ultime aree verdi rimaste a San Fruttuoso. L’idea è di Marco Fraceti, dell’Osservatorio provinciale antimafie, membro della consulta. «È necessario consultare direttamente i cittadini del quartiere per chiedere a loro un parere riguardo la tutela del verde rimasto ancora libero, non destinato alle produzioni agricole – ha spiegato -. Può sembrare una domanda scontata, tutti apparentemente sono favorevoli alla difesa del verde, ma nel nostro quartiere stiamo assistendo a una forte impermeabilizzazione del terreno e ci sono due aree che potrebbero nei prossimi anni essere destinate a nuove costruzioni: l’area T05, davanti al Tiro a segno e il campo comunale di via Valosa di Sotto dove dovrebbe sorgere la nuova palestra. È arrivato il momento di dare la parola ai cittadini di San Fruttuoso perché dicano la loro riguardo a questi argomenti».
L’idea del referendum di quartiere è stata accolta all’unanimità non senza qualche perplessità. «Sarà un percorso difficile e dovrà essere autogestito, non sarà facile informare in maniera corretta i cittadini ma occorre farlo», ha detto Fraceti.
L’idea della consulta è quella di proporre il quesito referendario prima dell’appuntamento con le elezioni amministrative che potrebbero essere fissate (ma la data non è ancora stata ufficializzata) per giugno. «Se così fosse il nostro referendum dovrà essere organizzato entro maggio, prima delle votazioni per l’elezione del nuovo sindaco», hanno precisato dalla consulta di San Fruttuoso.